venerdì 18 maggio 2007

Il Sole24ore- Articolo su Idonei Agenzia Entrate

Si riporta l'articolo pubblicato su "Il Sole24ore" in data 17 Maggio 2007 riguardante la questione degli Idonei Agenzia Entrate.

17 maggio 2007
Il concorso non vale, tutto da rifare: la rabbia dei novelli 007 del Fisco contro le Entrate (clicca qui)
di Nicoletta Cottone



Lauree cum laude, specializzazioni e tanta voglia di avere un lavoro, sia pur precario: dovevano diventare i novelli 007 del Fisco italiano, idonei alla selezione pubblica per l'assunzione con contratto di formazione e lavoro di 1.500 funzionari dell'Agenzia delle entrate, bandita nel 2005 e conclusa nel giugno 2006, ma si sono ritrovati con l'amaro in bocca per la scelta dell'Agenzia di reclutare 500 nuovi segugi tramite una nuova selezione. Questo nonostante le graduatorie fossero valide fino alla fine del 2007 e la Finanziaria per il 2007 abbia prorogato la validità di queste liste al 31 dicembre 2008. Si ritengono «i migliori», quelli che i vertici dell'Agenzia delle entrate cercano per stanare gli evasori, aprire un varco nell'economia sommersa. «Le graduatorie - spiega Antonello De Vito, torinese, idoneo nella graduatoria del Piemonte - fanno la differenza fra l'assunzione e l'idoneità anche per una manciata di centesimi di punto. C'è gente che in altre Regioni è stata assunta con un punteggio inferiore al mio». Per esempio, l'ultimo degli assunti in Lombardia ha la votazione di 47,23, 49,82 nel Lazio, mentre l'ultima della Toscana è a quota 50,42 e in Emilia Romagna 50,69. C'è chi si sente vittima di una selezione a cavallo fra due Legislature.E il tempo è tiranno, visto che viene automaticamente eliminato dalle liste chi compie i 32 anni. «Ci sono graduatorie che durano una vita - dice Rosanna Lovero, napoletana, idonea nella graduatoria del Veneto, laureata con 110 e lode in Giurisprudenza e specializzata in Professioni legali - perchè la nostra non dura nemmeno i 18 mesi di rito?».


Raffica di interrogazioni in Parlamento. La vicenda della nuova selezione di 500 funzionari lanciata dalle Entrate quando ci sono ancora graduatorie valide fino alla fine del 2008 sta interessando politici di tutto l'arco costituzionale, da Oliviero Diliberto (Comunisti italiani), passando attraverso i senatori Giorgio Benvenuto (Ulivo), Maurizio Eufemi (Udc), Giovanni Russo Spena (Rifondazione comunista), Salvatore Bonadonna (Rifondazione comunista) e Oreste Tofani (An). Tanto che la materia del contendere ha dato vita a 18 interrogazioni parlamentari, due mozioni e una serie di audizioni in Parlamento dei rappresentanti del Co.i.ae (Comitato idonei Agenzia entrate), comitato che raccoglie giovani dalla Valle d'Aosta alla Sicilia e ha impugnato il nuovo bando delle Entrate. Tutti rigorosamente under 32, visto che la selezione prevedeva l'assunzione per 24 mesi con contratti di formazione e lavoro. I membri della commissione Finanze del Senato hanno firmato una mozione pubblicata il 17 maggio 2008 che chiede al Governo di risolvere la situazione prospettando due ipotesi: o lo scorrimento delle graduatorie per potenziare l'Agenzia delle entrate o l'assunzione in altre amministrazioni pubbliche, dalle altre agenzie fiscali (Dogane, Demanio e Territorio) o all'Inail. In particolare sembra che all'Agenzia delle Dogane, per la forte carenza di organico, potrebbero essere sistemati subito almeno 300 giovani.Fra le motivazioni dell'Agenzia per il varo del nuovo concorso il fatto di trovare i migliori, di offrire ai neolaureati la stessa possibilità di mettersi in gioco, di risolvere l'annoso problema del potenziamento degli uffici delle Regioni del Nord, di evitare la richiesta di trasferimento al Sud di chi vince il concorso al Nord incentivando le domande dei residenti nella Regione. I giovani disoccupati in lista d'attesa, che stanno per impugnare il nuovo bando al Tar, considerano la scelta dell'Agenzia di bandire una nuova selezione inaccettabile, anche nell'ottica del taglio delle spese nella Pubblica amministrazione. « È paradossale - dice Giuseppe Gallo, siciliano, presidente del Co.i.ae., idoneo nella graduatoria della Lombardia, laureato in Economia e commercio con 110/110 - che da una parte il Governo emani una Finanziaria per privilegiare la lotta all'evasione fiscale, la piena occupazione e il contenimento della spesa pubblica e dall'altra l'Amministrazione fiscale pensi a indire un nuovo concorso invece di assumere giovani idonei che hanno superato le prove selettive, con scarti di voto minimi rispetto ai neo assunti».


Il nuovo concorso costa oltre 775mila euro. Polemiche anche sui costi che l'amministrazione finanziaria ha deciso di affrontare. «Un'analisi costi benefici - sottolinea Francesco Amato, salernitano, laureato in Economia e commercio, idoneo nella graduatoria umbra - quantificata dalla stessa Agenzia delle entrate, prova che la spesa per l'espletamento del nuovo concorso è quantificabile in 1.550 euro per ciascuno dei posti da coprire, che confrontato con i 2,80 euro che servono per inviare una raccomandata a un candidato idoneo, rendono il paragone economico inaccettabile, visto che l'operato della Pubblica amministrazione deve essere improntato a criteri di economicità». La spesa, solo indicativa, sarebbe, dunque, di circa 775mila euro. Un conto che sembra destinato ad aumentare, visto che per 500 posti in tutta Italia sono arrivate decine di migliaia di domande e che ci vorrà almeno un anno per avere in pista contro gli evasori i novelli 007 del Fisco.


Benvenuto: «C'è danno erariale». Sui costi del nuovo concorso esposti dall'Agenzia delle entrate si è alzata forte la voce del senatore Giorgio Benvenuto, presidente della commissione Finanze del Senato, che ha profilato l'ipotesi di danno erariale per lo spreco di risorse che comporta una nuova selezione e per la minore efficienza legata al mantenere gli organici vuoti per la durata della nuova selezione. danno erariale denunciato anche dai membri della Commissione Finanze del Senato con la mozione del 17 maggio 2007. «Si potrebbe risparmiare - dice Benvenuto - con un semplice scorrimento delle gradatorie». Benvenuto, inoltre, ha ribadito in commissione che nella migliore delle ipotesi, oltre al ritardo nella copertura dei posti determinato dai tempi della selezione, è necessario «indicare anche il costo, sia politico che economico, della mancata possibilità di svolgere un'efficace azione di contrasto all'evasione fiscale». Per Benvenuto, però, la partita non è chiusa. «È un patrimonio professionale che non deve essere sprecato - sottolinea Benvenuto - e che può dare notevoli vantaggi allo Stato accelerando il completamento degli organici». Le organizzazioni sindacali, intanto, come spiega Roberto Cefalo, coordinatore generale della Uil-Agenzie fiscali, hanno denunciato il mancato rispetto della procedura che prevede obblighi di concertazione con le organizzazioni sindacali in merito alla decisione di indire nuovi concorsi.


Si punta a scegliere ogni anno i migliori sul mercato. Il viceministro Vincenzo Visco nel corso dell'audizione del 15 maggio 2007 dinanzi alla commissione Finanze del Senato ha difeso la decisione dell'Agenzia di bandire il nuovo concorso, sottolineando l'autonomia gestionale delle Entrate e spiegando che «bisognerebbe fare un concorso ogni anno per scegliere i migliori sul mercato», ricordando che «ogni giovane funzionario assunto produce 10 volte ciò che costa» e che «c'é spazio per più assunzioni di qualità anche nel contesto di un contenimento dei costi». Per contrastare le frodi sempre più sofisticate, ha detto il viceministro, è necessario un «personale di assoluta eccellenza». Accanto a questo l'annoso problema dello squilibrio di personale che c'è fra Nord e Sud. «In Lombardia - sottolinea il viceministro - ci sono 4.400 dipendenti delle agenzie contro i 3mila della Campania, ma i soggetti fiscalmente rilevanti, cioè che hanno più di 25 milioni di euro di fatturato, sono in gran parte in Lombardia perciò, visto che quando vincono i concorsi giovani del Sud poi chiedono di tornare nelle terre di origine, la sproporzione di oggi é molto preoccupante».


Troppi ragazzi del Sud nelle graduatorie. Uno dei paletti allo scorrimento delle graduatorie, dunque, sembra proprio il fatto che nella lista degli idonei della Lombardia ci siano troppi ragazzi del Sud. Fatto logico se si considera la mappa della disoccupazione del Belpaese. Problema annoso che ha spinto le Entrate a scegliere sempre più la strada dei concorsi regionali, con iniziative di comunicazione ad hoc per spingere i residenti a partecipare alle selezioni. «La residenza nella Regione - sottolinea Chiara Bersanti, laureata in Giurisprudenza, residente a La Spezia e idonea nella graduatoria della Liguria - non è un requisito richiesto dai concorsi perché sarebbe fuorilegge». Ivana Amato, laurea con 110 e lode in Economia e commercio, cultore della materia in Diritto commerciale all'Università di Salerno, campana, anche lei nella lista degli idonei alla selezione della Regione Umbria, è arrabbiata. «Hanno sostenuto - dice Ivana - che il nuovo concorso serve per coprire le esigenze di personale al Nord, causato da richieste di trasferimento verso il Sud. È una ragione inaccettabile, visto che il nostro concorso prevede un obbligo di permanenza nella Regione di ben 7 anni: difficilmente poi si torna al Sud». Scartabellando il bando del 2005, infatti, il punto 12.3 chiarisce che il personale con contratto di formazione e lavoro «è tenuto a permanere nella Regione di assegnazione per il periodo di durata del contratto. In caso di trasformazione del contratto in rapporto a tempo indeterminato, il vincolo di permanenza è di cinque anni. Nei periodi suddetti è esclusa anche la possibilità di comando o di distacco presso sedi con dotazioni organiche complete nell'area di appartenenza». Ma il nuovo concorso è stato bandito e l'unico premio, per ora, è la clausola che concede un punteggio aggiuntivo (ma non quantificato) agli idonei che partecipano al nuovo concorso. Una magra consolazione per chi sognava di essere a un passo dall'ingresso nel mondo del lavoro.

Mozione Parlamentare Sen. Bonadonna

Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 1-00101

Atto n. 1-00101
Pubblicato il 17 maggio 2007 Seduta n. 155

BONADONNA , ALFONZI , TECCE , RUSSO SPENA , SODANO , GAGLIARDI , EMPRIN GILARDINI , BENVENUTO , BARBOLINI , PEGORER , FUDA , ROSSI Paolo , TURANO , MICHELONI , BALBONI , FLUTTERO , EUFEMI , PIONATI

Il Senato,
premesso che:

il 25 ottobre 2005, il direttore dell’Agenzia delle entrate ha disposto, con protocollo n. 2005/177077, l’avvio di una procedura selettiva per l’assunzione di 1.500 funzionari (terza area funzionale – fascia retributiva F1), con contratto di formazione e lavoro della durata di 24 mesi;

il 22 giugno 2006, oltre a dar luogo alle prime assunzioni in attuazione del citato concorso, sono entrate in vigore le relative graduatorie, il cui termine di scadenza è stato prorogato, dall’articolo 1, comma 536, dalla legge finanziaria per il 2007, al 31 dicembre 2008;

il comma 530 della legge finanziaria per il 2007 (legge 296/2006) ha disposto che, al fine di potenziare l’azione di contrasto dell’evasione e dell’elusione tributaria, una parte delle nuove assunzioni di personale dell’amministrazione econonico-finanziaria venga destinata alle Agenzie fiscali, richiamando a tal fine il secondo periodo del comma 2 dell’articolo 2 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 248/2005, che prevede espressamente la “possibilità di utilizzare graduatorie formatesi a seguito di procedure selettive già espletate”;

l’Ufficio centrale di Roma dell’Agenzia delle entrate ha emesso in data 6 aprile 2007 un nuovo bando di concorso, per l’assunzione di 500 giovani con contratto di formazione e lavoro, per posizioni del tutto analoghe a quelle del concorso precedente: ciò comporta, in modo tacito, la decadenza di graduatorie attualmente valide e in scadenza al 31 dicembre 2008, in palese contrasto con quanto stabilito nel citato comma 530 della legge finanziaria per il 2007;

a sostegno delle legittime aspettative degli idonei al concorso del 2005 (la maggior parte dei quali si distanziano solo di pochi centesimi di punto dai vincitori del citato concorso), sono stati presentati, da parte di diversi gruppi parlamentari, numerosi atti di sindacato ispettivo in entrambi i rami del Parlamento, in risposta ai quali, sono state fornite informazioni inadeguate ed insufficienti, che hanno lasciato insoddisfatti tutti gli interroganti. In particolare, non trova riscontro l'assunto secondo il quale l'indizione di un nuovo concorso si sarebbe resa necessaria per garantire una stabile copertura dei posti vacanti particolarmente concentrati nel nord Italia, è infatti noto che gli aspiranti già compresi nella graduatoria in vigore dal giugno 2006 ed immediatamente utilizzabili, restano vincolati alla sede di prima assegnazione per un periodo di almeno 7 anni;
relativamente ai tempi occorrenti per assumere nuovo personale da destinare alle agenzie fiscali per le urgenti e necessarie attività di contrasto all’evasione fiscale, si ritiene estremamente improbabile che nuovi concorsi possano tempestivamente concludersi, ritenendo invece preferibile utilizzare i candidati utilmente collocati in graduatoria;

considerati inoltre:

l'esigenza di corrispondere, nel più breve tempo possibile, alle legittime attese degli idonei del concorso espletato nel 2005, ed altresì di coprire i vuoti di organico di tanti enti ed agenzie funzionali alla prevenzione e al contrasto dell’evasione ed elusione delle norme fiscali, doganali e di sicurezza del lavoro;
il danno erariale per la pubblica amministrazione derivato dalla scelta di non voler attingere alle graduatorie preesistenti e dalla conseguente indizione di un nuovo concorso,

impegna il Governo:

ad adottare iniziative urgenti al fine di prevedere l’assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici già espletati, con riferimento alle graduatorie tutt’ora in vigore, in attuazione di quanto stabilito con la legge finanziaria per il 2007, procedendo allo "scorrimento" delle graduatorie valide fino al 31 dicembre 2008, per dotare le Agenzie fiscali degli organici necessari a potenziarne le attività antielusive ed antievasive;
a provvedere affinché altre amministrazioni pubbliche (quali Agenzia delle dogane, Agenzia del demanio, Agenzia del territorio e INAIL), per professionalità compatibili con quelle relative ai concorsi in oggetto, attingano alle graduatorie degli idonei nei concorsi già espletati, ai sensi dell’articolo 9 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.

Resoconto Commissione finanze senato n. 79

Si riporta una sintesi del resoconto riguardante la questione degli idonei agenzia entrate
Legislatura 15º - 6ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 79 del 16/05/2007


FINANZE E TESORO (6ª)

MERCOLEDÌ 16 MAGGIO 2007
79ª Seduta

Presidenza del Presidente
BENVENUTO


Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il professor Giuseppe De Palo, presidente dell'ADR Center S.p.A., accompagnato dalla dottoressa Alessandra Cesari, case manager della medesima società.

Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Lettieri.
(Doc. CII, n. 1) Atto di indirizzo concernente gli sviluppi della politica fiscale, le linee generali e gli obiettivi della gestione tributaria, le grandezze finanziarie e le altre condizioni nelle quali si sviluppa l'attività delle Agenzie fiscali per il periodo 2007-2009
(Seguito dell'esame del documento e rinvio. Esame di risoluzioni)

Si riprende l’esame sospeso nella seduta di ieri.

Il presidente BENVENUTO, dà la parola al senatore Bonadonna per l’illustrazione di una proposta di risoluzione.

Il senatore
BONADONNA(RC-SE),...........Conclude il proprio intervento ribadendo le osservazioni svolte sulle modalità di reclutamento del personale per l’Agenzia delle Entrate: al riguardo, ritiene doveroso salvaguardare le aspettative dei candidati idonei nei concorsi già espletati, atteso che, per disposizione di legge, si è deciso di prorogare la validità delle graduatorie di merito fino al 31 dicembre 2008.
Il senatore EUFEMI (UDC) ..........Si associa alle critiche espresse in ordine alla decisione di bandire un nuovo concorso pubblico per l’assunzione di funzionari presso l’Agenzia delle Entrate, a fronte della previsione legislativa di prorogare fino a tutto il 2008 la validità della graduatoria di merito di un concorso già espletato.
SCHEMA DI RISOLUZIONE PROPOSTO DAL RELATORE SULL'AFFARE ASSEGNATO Doc. CII, n.
La 6a Commissione permanente del Senato della Repubblica,
premesso che:
Sul reclutamento di personale per le Agenzie fiscali

quanto alle modalità di reclutamento del personale dell’Agenzia delle Entrate, la Commissione ritiene utile ricorrere alle graduatorie di merito dei concorsi già espletati, assumendo i candidati idonei, in conformità, peraltro, con il dettato del comma 530 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007:

la Commissione sollecita pertanto il Governo
ad adottare iniziative urgenti al fine di prevedere l’assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici già espletati, con riferimento alle graduatorie tuttora in vigore, procedendo allo scorrimento di quelle valide fino al 31 dicembre 2008, per dotare le Agenzie fiscali degli organici necessari a potenziarne le attività antievasive e antielusive;
a provvedere affinché altre amministrazioni pubbliche (quali Agenzia delle Dogane, Agenzia del Demanio, Agenzia del Territorio e INAIL), per professionalità compatibili con quelle relative ai concorsi in questione, attingano alle graduatorie degli idonei nei concorsi già espletati, ai sensi dell’articolo 9 della legge 16 gennaio 2003, n. 3;
SCHEMA DI RISOLUZIONE PROPOSTO DAL SENATORE EUFEMI SULL'AFFARE ASSEGNATO Doc. CII, n. 1


La 6a Commissione permanente del Senato della Repubblica,.................................................
.......................Nonostante i pochi mesi trascorsi dalla pubblicazione della graduatoria finale (luglio 2006) dalla quale risultano esclusi centinaia di giovani laureati, idonei ma non vincitori, l'Agenzia delle Entrate ha indetto un nuovo concorso pubblico per l'assunzione di altrettanti funzionari, invece di effettuare come fortemente auspicato dal Parlamento, il relativo scorrimento della graduatoria in contraddizione con gli obiettivi di privilegiare la lotta all'evasione fiscale, lo sviluppo, la piena occupazione ed il contenimento della spesa pubblica;
Tanto premesso, la Commissione

impegna il Governo a

tenere conto delle indicazioni richiamate nel documento;

rivedere le linee di politica tributaria, riducendo prioritariamente il livello della pressione fiscale per le famiglie e per le imprese;

introdurre il principio del conflitto di interessi tra i vari soggetti di imposta come forma concreta di lotta all'evasione fiscale;

rispettare lo Statuto del contribuente evitando la introduzione di norme fiscali retroattive;

rafforzare il ruolo e la specificità operativa della Guardia di finanza attraverso adeguate dotazioni umane e finanziarie;

procedere nella semplificazione tributaria sia riducendo gli adempimenti fiscali che migliorando la efficienza della amministrazione finanziaria.

domenica 13 maggio 2007

Resoconto Sommario Commissione Finanze Senato n.76

Resoconto sommario n. 76 del 09/05/2007
FINANZE E TESORO (6ª)

MERCOLEDÌ 9 MAGGIO 2007
76ª Seduta

Presidenza del Presidente
BENVENUTO


Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Casula.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE

In relazione alla questione del concorso espletato dall’Agenzia delle Entrate e all’utilizzazione delle graduatorie degli idonei, il presidente BENVENUTO ricorda che nella seduta di ieri erano state prospettate due alternative al fine di indirizzare al Governo una specifica osservazione per l’utilizzazione di tali graduatorie. Da un lato, rimane valida la possibilità di inserire una specifica osservazione nella risoluzione che la Commissione sarà chiamata ad approvare ai sensi dell’articolo 50, comma 2, del Regolamento, sull’affare assegnato Doc. CII, n. 1, e cioè l’atto di indirizzo del vice ministro Visco. Dall’altro la presentazione in Assemblea di un’apposita mozione. Invita quindi il senatore Bonadonna a informare la Commissione circa la predisposizione di uno specifico atto di indirizzo in Assemblea.

Il senatore BONADONNA (RC-SE), nel dare conto del tenore della mozione che sarà presentata in Assemblea, precisa che l’atto di indirizzo tiene conto delle osservazioni emerse in Commissione sulla questione dell’assunzione dei candidati idonei da parte delle Agenzie fiscali, anche nel corso dell’audizione del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, nonché delle posizioni espresse dal Governo in varie occasioni su una possibile soluzione della questione.

Il presidente BENVENUTO informa, infine, la Commissione che in relazione alla richiesta di invitare il CNEL a esprimere le proprie valutazioni in merito all’atto di indirizzo, i tempi prospettati da tale organismo per l’eventuale svolgimento di un’audizione o per l’elaborazione di un parere sullo stesso non appaiono al momento congrui rispetto all’iter dell’atto.

AUDIZIONE DEL SALFI IN COMMISSIONE FINANZE E TESORO

Si riporta l'intervento del Segretario Nazionale all'audizione in Commissione Finanze e Tesoro del Senato svoltasi nel pomeriggio di oggi, sull'Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2007-2009.
Si evidenzia la richiesta del Segretario Nazionale, accolta dal Presidente della Commissione, di ritrovare una soluzione alla condivisibile esigenza del Salfi in ordine all'assunzione degli idonei dell'ultimo concorso CFL.

"L'Atto di Indirizzo del Ministro dell'Economia e delle Finanze concernente gli sviluppi della politica fiscale, le linee generali e gli obiettivi della gestione tributaria, le grandezze finanziarie e le altre condizioni nelle quali si sviluppa l'attività delle Agenzie Fiscali, concretamente si traduce nelle Convenzioni triennali (2007-2009) tra il MEF e le singole Agenzie, per l'Agenzia del Demanio il Contratto triennale di Servizi, che incorporano i Piani Aziendali 2007 delle singole strutture.

CRITICITA' DEL SISTEMA CONVENZIONALE

Lo strumento convenzionale ha presentato, nel corso di questi anni, delle evidenti criticità che possono così sintetizzarsi:
in merito alle risorse finanziarie da destinare al personale:
carenza di fondi rispetto agli obiettivi assegnati sempre più sfidanti;
meccanismi di incentivazione farraginosi (vedi il riferimento al comma 165 -art. 3 Legge 350/03);
ritardi nella erogazione delle somme incentivanti;

in merito alle ricadute dei Piani aziendali sulla concreta attività del personale:
a) scarsa o nulla possibilità, da parte delle OO.SS., di incidere concretamente sullo sviluppo dell'attività di programmazione, pianificazione e controllo;
b) ritardi temporali nel confronto con l'Autorità politica ed il top management delle singole Agenzie che rendono di fatto poco significativo il confronto stesso.
Tutte le criticità sopra evidenziate sono state dal Salfi sistematicamente sottolineate nel corso delle ultime tre sessioni concertative (2004 - 2005 - 2006), (si vedano gli allegati di riferimento), ma quest'anno le stesse criticità raggiungono un livello esasperato visto che, a data attuale, non si è aperta la sessione negoziale per l'attribuzione al personale delle Agenzie, e dei Monopoli di Stato, delle somme incentivanti rivenienti dal cosiddetto comma 165, nonostante che i due Decreti del Ministro di assegnazione delle somme al comparto allargato Agenzie-Monopoli siano stati firmati il 29 dicembre 2006 ed l'8 marzo 2007.
Ulteriormente non si è aperta la sessione concertativa sulle Convenzioni 2007-2009, mentre i Piani Aziendali delle singole strutture, in qualche caso, sono stati solo illustrati mentre in altri non è stato fatto nemmeno questo, laddove sono stati resi esecutivi in periferia attraverso la formale attribuzione agli uffici operativi dei piani aziendali 2007, abrogando così la prevista fase concertativa prevista con le OO.SS..

CRITICITA' DEL SISTEMA AGENZIALE
Nel rimandare agli allegati di approfondimento, ed in particolare alle note inviate al Ministro ed al Vice Ministro dell'Economia e delle Finanze sul tema, in questa sede appare opportuno segnalare le sotto riportate criticità:
a) carenza di dirigenti di ruolo in tutte le Agenzie e sistematica copertura mediante assegnazione di funzioni dirigenziali a funzionari della Terza Area, aggirando in tale modo sia le disposizioni di legge sia quelle regolamentari;
b) carenza di personale nell'Agenzia delle Dogane che ha raggiunto livelli intollerabili (oltre il 40%);
c) carenza di personale tecnico nell'Agenzia del Territorio, compensata con la sistematica sottoscrizione da diversi anni (i colleghi sono di fatto in servizio dal 1999) di oltre 1.500 contratti a tempo determinato. La posizione di questi colleghi precari deve essere, a data attuale, ancora stabilizzata;
d) modalità di reclutamento del personale dell'Agenzia delle Entrate (contratti di formazione e lavoro, non utilizzo degli idonei nei concorsi banditi dall'Agenzia delle Entrate) ed assegnazione di lavoratori nelle sole aree geografiche del nord del Paese, che pur giustificata dagli squilibri circa la copertura degli organici, comporta un vistoso depauperamento delle risorse umane nel sud Italia, sia in termini di invecchiamento, sia in termini di allontanamento della forza lavoro dalle aree di residenza familiare;
e) ritardo politico nelle scelte in materia di catasto, che si è riflesso in termini sostanzialmente negativi sull'Agenzia del Territorio che ha sofferto, in questi anni, sia per carenza di investimenti finanziari, sia per carenza di risorse umane e strumentali;
f) ancora oggi il concreto indirizzo sul decentramento catastale sembra accentuare lo stato di disinvestimento sul Territorio, anziché puntare su un modello duale di gestione catastale (Agenzia - Enti locali), con ruolo di governance dell'Amministrazione centrale, accentuando così una non condivisibile attenzione sui Comuni;
g) assenza di un istituzionale turnover nell'Agenzia delle Entrate che penalizza una efficace lotta all'evasione fiscale;
h) richiesta utilizzo degli idonei nei concorsi banditi dall'Agenzia delle Entrate presso altre Agenzie Fiscali, anche previo eventuale recupero della percentuale dei posti riservati agli esterni, nelle procedure interne (50%).

SPECIFICI INTERVENTI RICHIESTI PER LE SINGOLE AGENZIE
AGENZIA DELLE ENTRATE
a) Implementazione qualità dei controlli e intensificazione dell'utilizzo degli studi di settore e dello strumento delle indagini finanziarie;
b) limitazione dei controlli formali a vantaggio di quelli sostanziali;
c) deflazione del contenzioso in materia di imposta IRAP;
d) dimezzamento dei tempi nei rimborsi d'imposta;
e) maggiori sinergie con gli enti locali nel controllo dei soggetti di medie e grandi dimensioni;
f) ulteriore ottimizzazione del rapporto con i contribuenti, utilizzando anche gli strumenti on-line;
g) eliminazione abuso art. 24, 24 bis e 25 del regolamento di Amministrazione che disciplinano la "Copertura provvisoria di posizioni dirigenziali" e i "Contratti individuali di lavoro per particolari professionalità".

AGENZIA DELLE DOGANE
a) Implementazione dei risultati sul versante della sicurezza e della affidabilità dei traffici, senza penalizzare lo scorrimento delle merci;
b) completamento della costituzione degli uffici unici per ottimizzare l'utilizzo delle risorse umane e strumentali;
c) completamento, su tutto il territorio nazionale, della formazione del personale;
d) eliminazione dell'esistente gap fra fabbisogno del personale e personale in forza all'Agenzia, laddove esistono 127 posizioni dirigenziali di II fascia attribuite a funzionari di terza area;
e) eliminazione della ridotta disposizione finanziaria di cui all'art. 1, comma 507, della Legge Finanziaria 2007, ammontante a 75.000.000 di euro;
f) implementazione di iniziative dell'Agenzia in campo internazionale;
g) sblocco autorizzazione della Funzione Pubblica per allargamento posti nelle procedure per i passaggi interni.

AGENZIA DEL TERRITORIO
a) Perduranti difficoltà nell'applicazione progettuale della revisione degli estimi catastali per fattori esterni;
b) urgenza della stabilizzazione dei colleghi tecnici con contratto a tempo determinato;
c) necessità della creazione della task-force con la SOGEI per l'implementazione informatica, utile allo svolgimento dell'attività istituzionale;
d) esigenza di un utilizzo selettivo della leva del salario accessorio per retribuire adeguatamente gli uffici virtuosi;
e) necessità di adeguate risorse finanziarie e di maggior relazioni sindacali per attuare gli obiettivi strategici della Legge Finanziaria 2007, sintetizzabili nel decentramento catastale, nella lotta all'evasione fiscale e nella qualità dei dati.

AGENZIA DEL DEMANIO
a) Necessità di un maggior sviluppo operativo in seno alle nuove sollecitazioni rinvenienti dall'autorità politica in termini di maggior proattività nella gestione del patrimonio immobiliare statale e di una più accentuata integrazione dell'azione di condotta e delle scelte operate con i processi di sviluppo locale;
b) necessità di adeguamento del modus operandi proprio dell'Agenzia, transitando da una gestione statica dei beni in portafoglio ad una gestione dinamica;
c) utilizzo e valorizzazione del patrimonio immobiliare, in particolare di quello non più utilizzato ai fini militari;
d) maggiori sinergie con gli enti territoriali per conseguire i prefissati obiettivi triennali;
e) implementazione delle relazioni sindacali rivelatesi, sino a oggi, particolarmente insoddisfacenti, sia sotto il profilo informativo, sia sotto il profilo concertativo.

CRITICITA' TRASVERSALI DI CARATTERE GENERALE
1. assenza nei Comitati di Settore dei Direttori delle Agenzie Fiscali;
2. assenza di un Sottosegretario con delega al personale;
3. presenza di considerevoli tagli di risorse finanziarie che penalizzano la politica della lotta all'evasione fiscale;
4. esistenza di un considerevole gap tra le retribuzioni dei Direttori delle Agenzia Fiscali, dei Direttori Centrali, dei dirigenti periferici di II fascia ed il personale non dirigente;
5. assenza di una normativa che consenta di fronteggiare, con efficacia, il continuo turnover presente nell'organico delle Agenzie Fiscali;
6. assenza di una reale governance del DPF sulle Agenzie Fiscali, vista anche la recente bozza dello "Schema di regolamento di organizzazione del MEF";
7. assenza di reali quanto sostanziali relazioni sindacali che impediscono, ai vari livelli, alle OO.SS., di partecipare alla elaborazione delle riforme organizzative del DPF e delle Agenzie Fiscali;
8. grave situazione di incertezza sul futuro sia del Fondo di Previdenza sia della collocazione organica delle CC.TT.;
9. eccessiva ingerenza del "potere politico" sulle strategie gestionali delle Agenzie Fiscali;
10. carenza di stabilizzazione dei precari;
11. necessità di normative e regolamenti che rafforzino l'autonomia gestionale e finanziaria dell'intero sistema Agenziale (es. modifiche della composizione dei Comitati di Gestione);
12. necessità di un rafforzamento politico e operativo, nell'ambito del MEF, del settore Finanze rispetto al settore Tesoro, anche con un preciso sistema di relazioni sindacali, autonomo rispetto a quello del citato Tesoro;
13. introduzione della previdenza complementare nel pubblico impiego;
14. necessità di rafforzare il complessivo sistema incentivante salariale del personale dell'Amministrazione Finanziaria, previsto dall'art. 3, comma 165, della Legge 350/03;
15. urgenza di importanti ritocchi alla convenzioni triennali, con una reale concertazione dei piani aziendali;
16. accelerazione dei tempi di definizione dei contratti integrativi per il personale dell'Agenzia delle Dogane e dell'Agenzia del Territorio;
17. decollo delle posizioni organizzative e professionali, da concertare con le parti negoziali;
18. reale valorizzazione delle risorse umane;
19. espletamento dei concorsi per la dirigenza, specie per le Agenzia delle Entrate e del Territorio;
20. ridefinizione delle dotazioni organiche, specie per l'Agenzia delle Entrate e per l'Agenzia del Territorio;
21. necessità della stipula del Contratto Integrativo per la Dirigenza per il quadriennio 2002-05;
22. stabilizzazione nei ruoli di tutto il personale di terza area, con incarico dirigenziale;
23. apertura immediata del tavolo per il rinnovo del CCNL Comparto Agenzie Fiscali 2006-2009;
24. salvaguardia dell'unitarietà del sistema catastale;
25. conservazione del sistema della giustizia tributaria nell'ambito del DPF;
26. inesistenza di distinti ruoli per il personale del DPF e delle Agenzie Fiscali, con il perdurante ruolo provvisorio;
27. assenza di un incisivo ruolo della dirigenza, sia per l'eccessiva precarizzazione della medesima, attraverso una spinta contrattualizzazione, sia per l'assenza di celeri meccanismi di turn-over per la categoria;
28. cultura del ritardo nel rinnovo dei contratti e nell'erogazione del salario accessorio."

venerdì 11 maggio 2007

Resoconto Commissione Finanze Senato n.75

Resoconto sommario n. 75 del 08/05/2007

FINANZE E TESORO (6ª)

MARTEDÌ 8 MAGGIO 2007
75ª Seduta

Presidenza del Presidente
BENVENUTO


SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE


Il senatore BONADONNA (RC-SE), nel ricordare l’attenzione posta dalla Commissione sulla delicata questione dello scorrimento delle graduatorie degli idonei ai concorsi pubblici per l’assunzione da parte dell’Agenzia delle Entrate, pone in rilievo l’esigenza che la Commissione definisca la propria posizione al riguardo mediante una specifica istruzione al Governo. A suo giudizio, si prospettano due possibili alternative: da un lato l’approvazione di una specifica risoluzione in Commissione ovvero la discussione di un’apposita mozione da parte dell’Assemblea. Esprime quindi preferenza per tale ultimo atto di indirizzo, evidenziando la necessità che con esso si impegni il Governo a prevedere lo scorrimento delle graduatorie concorsuali ai fini dell’assunzione degli idonei anche presso altre Agenzie fiscali.

In via di principio il senatore BARBOLINI (Ulivo) non si dichiara contrario all’ipotesi di presentare una specifica mozione in Assemblea, anche se ritiene utile che la tematica in questione, anche per gli aspetti normativi più generali, venga affrontata nell’ambito della discussione sul disegno di legge n. 1485, testé illustrato dal presidente Benvenuto.

Il presidente BENVENUTO ricorda che la Commissione sarà chiamata ad approvare una risoluzione ai sensi dell’articolo 50, comma 2, del Regolamento, sull’affare assegnato Doc. CII, n. 1, e cioè l’atto di indirizzo del vice ministro Visco. In tale ambito potrà essere utilmente inserita un’osservazione di indirizzo sulla questione sollevata dal senatore Bonadonna. Allo stesso tempo ritiene comunque condivisibile la proposta di presentare una mozione di contenuto analogo in Assemblea.

Il senatore BONADONNA (RC-SE), intervenendo nuovamente, sottolinea in generale la necessità di provvedere al fabbisogno di personale di diversi settori dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, valorizzando, nella scelta delle modalità di reclutamento, il dettato del comma 530 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, con il conseguente ricorso alle graduatorie degli idonei ai concorsi pubblici già espletati. Inoltre ritiene opportuno varare misure che consentano di superare condizioni di precarietà anche nella pubblica amministrazione.

Il senatore FUDA (Misto-PDM) fa presente che in diverse amministrazioni pubbliche sono già utilizzabili graduatorie di candidati idonei, sia pure di minore consistenza numerica rispetto all’Agenzia delle Entrate: occorre, a suo avviso, tenere conto di tale circostanza nella eventuale assegnazione dei candidati idonei in questione.

Il presidente BENVENUTO rammenta alla Commissione la disponibilità a suo tempo manifestata dal Governo all’assunzione dei candidati idonei all’Agenzia delle Entrate presso l’Amministrazione delle Dogane e quella del Demanio.

Il senatore EUFEMI (UDC) ribadisce la posizione favorevole della propria parte politica all’individuazione di una idonea soluzione al problema: a suo giudizio appaiono condivisibili tanto l’ipotesi di ricorrere a uno specifico atto di indirizzo quanto quella di intervenire con un apposito provvedimento legislativo.

venerdì 4 maggio 2007

Audizione del Direttore Romano in Commisione Finanze (Camera dei Deputati)

COMMISSIONE VI FINANZE
Resoconto stenografico
AUDIZIONE
Seduta di mercoledì 18 aprile 2007

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PAOLO DEL MESE

Audizione del Direttore dell'Agenzia delle entrate, Massimo Romano, sulle problematiche relative all'operatività dell'Agenzia.
Si riporta una sintesi dell'audizione in oggetto con particolare riferimento alla questione degli Idonei Agenzia Entrate.
................................................(omissis)........................................................
Vi abbiamo distribuito, insieme al documento base - credendo di fare cosa utile trattandosi di un tema salito agli onori della cronaca e all'attenzione del Parlamento nei giorni scorsi - un breve appunto sulla tematica del reclutamento dei funzionari.
PRESIDENTE. Il tema è stato già oggetto d'interrogazione e il Governo ha risposto.

MAURIZIO LEO. È un tema caldo e sentito.

MASSIMO ROMANO, Direttore dell'Agenzia delle entrate. Non possiamo rispondere. Abbiamo cercato di sintetizzare nel documento quello che era il nostro punto di vista.

PRESIDENTE. Il Governo, nella risposta, cita l'Agenzia delle entrate.

MASSIMO ROMANO, Direttore dell'Agenzia delle entrate. Questo aprirebbe un vasto dibattito.

PRESIDENTE. Parlo della famosa questione dello svolgimento della graduatoria e della necessità di revocarla.

MAURIZIO LEO. Mi sembra ci sia stata un'interrogazione a risposta immediata al riguardo.

PRESIDENTE. A questo mi riferivo. Ringrazio il dottor Romano per la sua relazione introduttiva E do la parola ai deputati che intendano porre quesiti e chiedere delucidazioni.

ANTONIO PEPE. Vorrei ringraziare il dottor Romano - a cui rivolgo gli auguri di buon lavoro - e tutto lo staff dell'Agenzia delle entrare. Desidero ora porre una domanda e formulare un invito su un tema specifico. La domanda, a cui in parte il direttore ha già risposto, riguarda l'aspettativa di tutti quei giovani che hanno partecipato, nel 2006, al concorso inserito nel «progetto Iride». Lei sostiene, dottore, nell'appunto che ci ha consegnato, che rientra nella discrezionalità dell'amministrazione finanziaria decidere se fare un nuovo concorso o meno. Posso essere d'accordo su questa affermazione, così come sono d'accordo sul fatto che occorrono funzionari di alta potenzialità nell'amministrazione finanziaria. Ricordo a me stesso, però, che nel vecchio concorso vi erano addirittura soggetti idonei (non vincitori di concorso) che hanno sicuramente le potenzialità per essere ottimi funzionari dell'amministrazione dello Stato avendo conseguito punteggi superiori rispetto a soggetti di altre regioni, risultati poi vincitori del concorso. A mio avviso, bandendo un nuovo concorso, facciamo venir meno le aspettative di questi giovani, facciamo sicuramente crescere i costi e i tempi e, soprattutto, non superiamo il problema dell'occupazione dei giovani del sud che si ricollega alla questione del potenziamento dell'ufficio delle regioni del nord, che viene affrontata nel documento che ha predisposto per questa audizione. Oggi tanti giovani del sud lavorano al nord e vorrebbero ritornare al sud. Facendo ulteriori concorsi non rischiamo di avere più gente del nord che vi partecipa? Pubblicizzando questi concorsi noi faremo partecipare più giovani laureati del nord. Il vero problema è che al sud, a differenza di quanto avviene nel nord del paese, mancano i posti di lavoro. Altrimenti non avremmo una partecipazione così elevata ai concorsi notarili, in magistratura, nei vari ministeri e in tutta pubblica amministrazione da parte dei giovani del sud. C'è una carenza di posti di lavoro che fa spostare i giovani al nord. Bisogna risolvere questo problema con una maggiore mobilità. In proposito non so quale sia la posizione dell'Agenzia. I ragazzi del sud che vivono e lavorano al nord svolgono le proprie attività con poca serenità e questo incide anche sull'efficacia del lavoro. Che speranze diamo agli idonei del vecchio concorso inserito nel «progetto Iride»?........................................

MAURIZIO LEO. .................................
Un ulteriore tema è stato già trattato dal mio collega, onorevole Pepe, le cui considerazioni condivido pienamente. Capisco le necessità e le esigenze dell'Agenzia delle entrate, ma cerchiamo di immedesimarci anche nei giovani che vedono deluse le loro legittime aspettative, dopo aver partecipato ad un concorso e non essere riusciti a rientrare nel numero dei vincitori, molto spesso, per poche frazioni di centesimo. Bisognerebbe trovare una soluzione per questi giovani, considerato che hanno bene operato e stanno continuando a farlo presso gli uffici. Parlo di idonei che hanno partecipato al concorso e già provengono da una selezione, delle cui aspettative dobbiamo tener conto.
FRANCESCO TOLOTTI. Vorrei affrontare quattro brevi punti. Il primo - già ampiamente trattato - riguarda la questione degli idonei. A mio parere, tale questione ha una consistenza intrinseca non soltanto per le aspettative soggettive, che in qualche modo rischiano di essere deluse. Ho letto nell'appunto, ad esempio, che in occasione del prossimo concorso ci sarà un riconoscimento per chi è risultato idoneo nell'ultimo espletato. Ma la questione ha una consistenza, da un punto di vista logistico-organizzativo, sul versante dell'amministrazione: è vero che ci sono alcune centinaia di posti da coprire, ma mi sembra che siano concentrati soprattutto in alcuni ambiti e che ci sia il rischio che si indìcano concorsi, con i costi che questo comporta per alcune regioni e per alcune realtà, per coprire posti che si possono contare quasi sulle dita di una mano. Non so se questa situazione, oggettivamente, risponda a quei criteri di economicità e di opportunità richiamati dall'appunto che ho letto (tra l'altro molto velocemente e, quindi, se ho frainteso, me ne scuso). ......................................

ANTONIO BORGHESI. Vorrei fare solo un'annotazione brevissima sulla vicenda del concorso, in quanto sono stato uno degli autori dell'interrogazione a risposta immediata svolta in Commissione dieci giorni fa. L'appunto che oggi ci avete messo a disposizione ci fornisce maggiori elementi di valutazione rispetto alla risposta che ci era stata data dieci giorni fa,tuttavia, questa vicenda francamente mi convince poco. Infatti, la legge finanziaria mirava a rendere la lotta all'evasione più concreta, più efficace e più rapida ed era a disposizione uno strumento che permetteva di raggiungere tale scopo. Di fronte a questa necessità non si comprende il motivo, del rinvio, che verrebbe giustificato dal fatto che in questo modo ci sarebbero 50 mila persone in più tra le quali attuare la selezione. Se avessimo aspettato un anno, invece di 50 mila sarebbero state 70 mila (quindi, ancora meglio) e, nel frattempo, si sarebbe potuto dare applicazione immediata alle assunzioni. Poiché c'è veramente un numero nutrito di soggetti che hanno ricevuto un punteggio molto vicino rispetto agli ultimi che sono stati assunti, non si comprende per quale motivo, stabilendo il limite del punteggio al di sotto del quale non si deve scendere, quelli che erano in prossimità non siano stati immediatamente assunti, rendendo possibile l'attuazione di quella lotta all'evasione, che il Governo e questa maggioranza avevano deciso di portare avanti attraverso lo strumento della legge finanziaria.

IDA D'IPPOLITO VITALE. Esprimo un apprezzamento sincero, non retorico, alla relazione del dottor Romano, che appare di facile lettura ed estremamente minuziosa. Tuttavia, con grande onestà intellettuale, sottolineo che per adeguate considerazioni sul punto, sarebbe necessario un più approfondito esame. Coglierò alcuni spunti dalla relazione. Concludo non sottraendomi all'obbligo - che sento di avere come parlamentare del sud, oltre che come parlamentare nazionale - di soffermare la mia attenzione sulla questione già posta dai colleghi che mi hanno preceduto. Non voglio soffermarmi sulle potenziali critiche, che potrei esprimere, rispetto alle ragioni che hanno determinato la scelta dell'Agenzia, in ordine all'indizione del nuovo concorso, «in danno» della famosa graduatoria degli idonei. In sintesi, la risposta che ci avete fornito è che è stata esercitata una vostra discrezionalità. La domanda che vi rivolgo è la seguente: non vi pare che questa candida affermazione - contenuta addirittura nella risposta del Governo (quindi ufficiale), oltre che dell'Agenzia delle entrate - di una carenza nelle regioni del nord di personale idoneo, perché non partecipante alla selezione attraverso i concorsi indetti, finisca per rappresentare una violazione, in punto di diritto, di un principio costituzionale (articolo 3) circa le pari opportunità da offrire a tutti coloro che intendano partecipare? Sostanzialmente, l'affermazione che la maggior parte degli idonei, contenuti nella graduatoria, appartengono a regioni del sud e non del nord - è una delle ragioni addotte, ad esempio, dal Governo - rischia di diventare (al di là della volontà che ritengo, già in punto di principio, estranea sia all'Agenzia che al Governo) una pericolosa discriminazione. Tale discriminazione, di fatto, prendendo spunto da una probabile mobilità di eventuali assunti (del sud o del nord), rischia di alimentare una cultura della differenza e della separatezza. I giovani preparati del sud (che certamente, in termini di competenza e professionalità, non hanno niente da invidiare agli altri giovani intraprendenti del nord) si spostano nel nord d'Italia per carenze organiche e strutturali di lavoro, nelle regioni di riferimento. Nessuno si allontana volentieri dalla propria terra per andare altrove. È stato opportunamente osservato dal collega Pepe che al nord vi è un'offerta di lavoro che, probabilmente, scoraggia la partecipazione al concorso pubblico, che offre risorse e prospettive limitate. Di contro, le strade della libera competizione e del libero mercato consentono migliori gratificazioni a chiunque abbia l'opportunità di poterle percorrere.

MASSIMO ROMANO, Direttore dell'Agenzia delle entrate. Cercherò di sintetizzare. Innanzitutto proverò a rispondere sul problema dei concorsi, mentre riguardo alle altre questioni vi farò avere delle risposte più specifiche. Quanto al problema del reclutamento dei 500 nuovi funzionari credo che vi sia stato, probabilmente, da parte nostra, un difetto di comunicazione. Ci troviamo di fronte alla realtà di un'amministrazione che sta cambiando. Da quando esiste l'Agenzia, sono stati assunti 4000 nuovi funzionari e sono andati via in 7000. Tutti i nuovi assunti sono funzionari di elevata professionalità - in termini di potenzialità, perché parliamo di giovani -, che sono stati assunti con forme di tirocinio e con varie modalità, che comportavano tutte un'attenta osservazione. Si è fatto ricorso a buone procedure selettive, che richiedevano però anche una precisa valutazione a valle. Questo è un dato oggettivo che trova riscontro un po' in tutte le realtà territoriali dove sono stati inseriti questi giovani. Abbiamo, come già ricordato, una situazione territoriale molto differenziata, tant'è che gran parte di questi reclutamenti sono stati concentrati nelle regioni centro-settentrionali. Non potrebbe esserci - e sarebbe folle pensarlo - alcuna discriminazione di ordine territoriale. Noi crediamo - e l'esperienza ce lo ha confermato - che vi sia un'attenzione storica dei giovani del sud all'impiego pubblico e una disattenzione cronica nel nord. Basta considerare che le edicole al sud sono tappezzate di giornali di concorsi, mentre al nord ne sono pressoché sguarnite. Nella precedente selezione, in particolare il Veneto ha svolto un'importante funzione di stimolo, raggiungendo una percentuale di vincitori di concorso pari al 54 per cento dei residenti nella regione, che è assolutamente simmetrica ai partecipanti. Dunque non c'è stata alcuna discriminazione - e non avrebbe potuto essere che così - nei confronti della provenienza o della residenza dei soggetti. Riteniamo che questa sia la strada, nel senso che non possiamo perseguire quel disegno di amministrazione moderna, efficiente, in grado di rispondere ai bisogni della collettività, con un tasso di residenti nella regione che, come sarebbe accaduto con il meccanismo degli idonei nella regione Lombardia, si sarebbe attestato al 15 per cento. Avremmo assunto soltanto il 15 per cento di residenti nella regione,impedendo anche la possibilità di un ricambio (sappiamo, infatti, che anche tra gli attuali funzionari in servizio molti aspirano al trasferimento al sud). Se continuassimo a perpetuare questo modello organizzativo, ci troveremmo senza una via d'uscita. Crediamo che la strada sia quella di operare un miglior reclutamento territoriale, una più attenta sensibilizzazione delle varie realtà, cercando comunque - ed è questa la parola d'ordine - di selezionare i migliori. La lotta all'evasione fiscale non si può fare con chiunque: devo essere molto franco, altrimenti direi delle cose che non penso. Per la lotta all'evasione fiscale occorre personale di eccellenza. Oggi la complessità del sistema e delle indagini, la delicatezza delle situazioni che si devono governare nel campo del controllo fiscale - ma direi in generale nel campo della fiscalità - sono tali da richiedere il meglio che il mercato del lavoro offre in quel determinato momento. Lo spirito che ha guidato la nostra scelta è stato assolutamente questo. Ricordiamoci che con l'assunzione di una persona facciamo un investimento quarantennale: quella persona, al 90 per cento, rimarrà in servizio per quarant'anni. Non stiamo facendo, quindi, un investimento a breve termine, che si esaurisce con un breve periodo presso l'amministrazione pubblica. Questo è lo sforzo che abbiamo compiuto, pur rendendoci conto delle difficoltà e delle delusioni che questa decisione comporta nei confronti di chi aveva conseguito l'idoneità. Per estrema franchezza, devo anche dire - lo abbiamo ricordato incidentalmente nella relazione - che, oltre al punteggio complessivo del concorso, vi è anche un punteggio assegnato in seguito al colloquio, che è la parte più qualificata della selezione. I giovani sono abituati ai meccanismi a risposta multipla, a blocco chiuso, perché su di essi in molti casi costruiscono la loro esperienza universitaria. Il differenziale nel punteggio riportato al colloquio, che spesso è notevole, denota una diversità di esperienze, di formazione e di attitudini. Ovviamente esprimo giudizi non assoluti sulle persone, ma di tipo statistico. Concludo qui il mio intervento, riservandomi di inviare risposte scritte alle altre questioni sollevate.
PRESIDENTE. Sta bene. Ringrazio gli intervenuti e dichiaro conclusa l'audizione.