In data 23 Aprile 2007 è stato raggiunto un risultato molto importante per la nostra battaglia. Infatti è stata approvata la Mozione Baldelli (Atto Camera 1/00137) che comporta l'impegno FORMALE E VINCOLANTE del Governo ad assumere iniziative urgenti per l'assunzione dei vincitori e degli idonei. Ora, molto probabilmente, il Governo emanerà in tempi brevi un atto di indirizzo per inquadrare tali assunzioni nell'operazione generale di stabilizzazione dei precari.
Si riporta un estratto del testo, della mozione parlamentare di riferimento, riguardante nello specifico la situazione dei vincitori di concorso e degli idonei (ossia la situazione del nostro comitato) e la relativa votazione.
La Camera
premesso che:
.....(....).....
impegna il Governo:
ad adottare iniziative urgenti per prevedere l'assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici, con riferimento alle graduatorie ancora in vigore, coniugandola con il processo di stabilizzazione;
VOTAZIONE
votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sulla mozione Baldelli ed altri n. 1-00137 (Nuova formulazione), limitatamente al quarto capoverso del dispositivo (il Governo esprime parere favorevole, cosı` come sul quarto capoverso del dispositivo, che impegna il Governo ad « adottare iniziative urgenti per prevedere anche l’assunzione dei vincitori e degli idonei dei concorsi pubblici, con riferimento alle graduatorie ancora in vigore, coniugandola con il processo di stabilizzazione »), accettato dal Governo.
Risultato della votazione: la Cameraapprova. Presenti ............................. 433 Votanti ............................... 431 Astenuti ................................. 2 Maggioranza .........................216 Hanno votato sı` .............. ....422 Hanno votato no .. ...................9.
Interrogazione a risposta scritta 4-03340 presentata da FRANCESCO MARIA AMORUSO mercoledì 18 aprile 2007 nella seduta n.146
AMORUSO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che:
nel giugno 2006 ebbe luogo un concorso pubblico per funzionario amministrativo-tributario dell'Agenzia delle entrate i cui idonei non vincitori lamentano oggi la volontà, da parte del Ministro interrogato, di indire un nuovo concorso per la medesima posizione;
gli idonei non vincitori del 2006 lamentano inoltre la mancata applicazione dell'articolo 2, comma 2, del decreto legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito in legge dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, che prevede espressamente, per il potenziamento della funzione anti-evasione fiscale da parte dell'Agenzia delle entrate, «la possibilità di utilizzare graduatorie formate a seguito di procedure selettive già espletate» -:
per quale motivo, per l'assunzione di nuovi funzionari amministrativo-tributari dell'Agenzia delle entrate, non si ricorra agli idonei non vincitori che avevano partecipato al concorso del giugno 2006.
Comitato idonei Agenzia delle Entrate09 aprile 2007
Roma, 4 aprile 2007
Al Ministro dell’ Economia e delle Finanze Prof. Tommaso Padoa Schioppa Via venti settembre 97 00187 Roma
Al Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Prof. Luigi NicolaisPalazzo Vidoni, corso Vittorio Emanuele II 116 00187 Roma
Al Vice Ministro On. Vincenzo ViscoP.zza Mastai 1100153 Roma
Questa O.S. è stata interessata di una questione molto delicata relativa a nuove assunzioni di personale nell’amministrazione economica finanziaria, una parte delle quali da destinare alle Agenzie Fiscali, mediante l’utilizzazione di apposite graduatorie formatesi a seguito di procedure concorsuali già espletatesi, come risulta dal combinato disposto dell’art. 1 comma 530 della legge finanziaria 2007 e l’art. 2 del decreto legge 30 settembre 2005 n. 203, convertito in legge 20 dicembre 2005 n. 248.
Eppure, nonostante il disposto legislativo, risulterebbe che l’Agenzia intenderebbe bandire nuove procedure concorsuali, invece di procedere allo scorrimento della graduatoria. Nel sottolineare che tale operazione si pone palesemente in contrasto con le elementari regole di efficienza e buon andamento della pubblica amministrazione, in quanto l’attivazione di una nuova procedura concorsuale comporta un aggravio di costi e un ritardo nel reclutamento di nuovo personale, si evidenzia che il comportamento di questa Amministrazione è in contraddizione con quanto accaduto nell’espletamento dell’ultimo concorso del 2004 (anch’esso per il reclutamento di funzionari tributari nell’Agenzia delle Entrate) in cui si diede luogo ad un massiccio scorrimento delle graduatorie anche qualche settimana prima di bandire il concorso del 2006.
In considerazione del fatto che sulla questione sono state presentate diverse interrogazioni parlamentari e che si è dato vita alla costituzione di comitati spontanei per far luce sulla vicenda, questa O. S. chiede alla S.V. di intervenire tempestivamente al fine di evitare in futuro l’insorgere di situazioni incresciose difficilmente sanabili. Arcangelo D’Ambrosio
MUNGO e MIGLIORE. - Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il 25 ottobre 2005, il direttore dell'agenzia delle entrate ha disposto, con protocollo n. 2005/177077, l'avvio di una procedura selettiva per l'assunzione di 1.500 funzionari (terza area funzionale - fascia retributiva F1), con contratto di formazione e lavoro della durata di 24 mesi;
il 22 giugno 2006, oltre a dar luogo alle prime assunzioni in attuazione del citato concorso, sono entrate in vigore le relative graduatorie, il cui termine di scadenza è stato prorogato, dalla legge finanziaria per il 2007, al 31 dicembre 2008; il comma 530 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296 del 2006) ha disposto che, al fine di potenziare l'azione di contrasto dell'evasione e dell'elusione tributaria, una parte delle nuove assunzioni di personale dell'amministrazione economico-finanziaria venga destinata alle agenzie fiscali, richiamando a tal fine il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 2 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2005, che prevede espressamente la «possibilità di utilizzare graduatorie formatesi a seguito di procedure selettive già espletate»;
il 6 aprile 2007 è stato bandito un nuovo concorso per l'assunzione presso gli uffici dell'agenzia delle entrate per posizioni del tutto analoghe a quelle del concorso precedente; l'espletamento della procedura concorsuale provocherebbe la decadenza di graduatorie attualmente valide e in scadenza al 31 dicembre 2008, in contrasto con quanto stabilito con il citato comma 530 della legge finanziaria per il 2007;
inoltre, gli idonei non assunti dall'agenzia delle entrate, costituitisi in apposito comitato, evidenziano la legittima aspettativa di assunzione attraverso le normali procedure di scorrimento, esprimendo, altresì, un motivato allarme per l'indizione di un nuovo bando di concorso;
allo scopo di sostenere le legittime aspettative degli idonei, la maggior parte dei quali si distanziano solo di pochi centesimi di punto dai vincitori del citato concorso, sono stati presentati, nei due rami del Parlamento, numerosi atti ad opera di diversi gruppi, per alcuni dei quali è stata fornita risposta in Commissione finanze, sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica, il 4 aprile 2007, confermando le ragioni che hanno portato all'indizione del bando;
tale risposta, che propone ragioni riguardanti i nuovi laureati e la provenienza territoriale degli idonei, ha lasciato insoddisfatti tutti gli interroganti, non essendo stata ritenuta né chiara, né esauriente, né sufficientemente motivata;
l'apertura di una procedura concorsuale presenta dei costi non irrilevanti e, dunque, appare maggiormente adeguato alle esigenze di buon andamento della pubblica amministrazione e di massimo contenimento della spesa, in presenza di una graduatoria valida, lo scorrimento della stessa -:
quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare al fine di venire incontro alle legittime aspettative degli idonei al suddetto concorso dell'agenzia delle entrate e se, a tal fine, non si ritenga opportuno bloccare l'iter attivato dall'agenzia delle entrate, finalizzata alla pubblicazione di un nuovo bando di concorso, procedendo, invece, allo scorrimento delle graduatorie valide fino al 31 dicembre 2008.
Interrogazione a risposta in Commissione 5-00937 presentata da GIUSTINA MISTRELLO DESTRO martedì 17 aprile 2007 nella seduta n.145
MISTRELLO DESTRO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale.- Per sapere - premesso che:
il 19 ottobre 2005, nell'ambito del cosiddetto progetto «Iride», l'Agenzia delle entrate ha bandito un concorso volto all'assunzione, a livello nazionale, di 1.500 funzionari per l'espletamento di attività amministrativo-tributaria;
al termine della procedura concorsuale, nel giugno 2006, l'amministrazione finanziaria ha provveduto ad effettuare le prime assunzioni e nel contempo sono entrate in vigore le relative graduatorie di merito temporanee, per un periodo non superiore a 18 mesi;
la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) ha prorogato il termine di scadenza delle suddette graduatorie al 31 dicembre 2008;
il comma 530 dell'articolo 1 della citata legge ha disposto che una parte delle nuove assunzioni di personale dell'amministrazione economico-finanziaria sia destinata alle Agenzie fiscali, al fine di potenziare l'azione di contrasto dell'evasione e dell'elusione tributaria, richiamando a tal proposito l'articolo 2, comma 2, del decreto-legge n. 203 del 2005 convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2005, che prevede la possibilità di utilizzare graduatorie formatesi a seguito di procedure selettive già espletate; l'Agenzia delle entrate, così come confermato dal direttore generale della stessa dottor Romano, in data 21 marzo 2007, in sede di audizione presso la 6a Commissione permanente Finanze e tesoro del Senato, è intenzionata ad indire un nuovo bando di concorso che provocherebbe la decadenza delle graduatorie di cui in premessa;
gli idonei non assunti, inseriti nelle graduatorie, costituitisi in apposito Comitato, evidenziano la legittima aspettativa di assunzione attraverso le normali procedure di scorrimento delle graduatorie;
infine, un eventuale nuovo concorso si porrebbe in contraddizione col programma elettorale dell'attuale esecutivo, incentrato sulla lotta all'evasione e agli sprechi nella pubblica amministrazione per le notevoli spese che esso comporterebbe -:
quali iniziative intenda adottare al fine di evitare che, attraverso l'indizione di un nuovo concorso, vengano elusi i principi di economicità, efficienza, efficacia, equità e trasparenza, ai quali deve uniformarsi l'amministrazione pubblica nell'esercizio della propria attività.
Il 19 Aprile una delegazione del Comitato Idonei Agenzia Entrate sarà dinanzi al Ministero Finanze via xx settembre a chiedere un incontro con il Ministro Visco.
La delegazione autorizzata dalla questura starà li davanti in stato di agitazione sinchè non verranno ascoltati per tutelare i diritti di tutti gli idonei del concorso bandito dall'Agenzia delle Entrate, conclusosi in Giugno 2006 e chiedere lo scorrimento della graduatoria, come risulta dalle indicazioni della legge finanziaria 2007.
Si invita chi abbia interesse a presentarsi alle ore 8.00 del giorno del 19 in via xx settembre.
nel mese di novembre 2005 è stato bandito un concorso pubblico per l'assunzione di 1.500 funzionari con contratto di formazione lavoro, per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, attività amministrativo-tributaria (progetto "Iride"). Le prime assunzioni sono avvenute il 22 giugno 2006, data dalla quale sono entrate in vigore le relative graduatorie di merito;
le predette graduatorie sarebbero dovute decadere, come previsto da disposizioni di legge, dopo 18 mesi, ma la legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per l'anno 2007), ha prorogato il termine di scadenza delle stesse al 31 dicembre 2008;
l'articolo 1 della citata legge finanziaria, al comma 530, dispone che una parte delle nuove assunzioni di personale dell'amministrazione economico-finanziaria sia destinata alle Agenzie fiscali al fine di potenziare l'azione di contrasto all'evasione e all'elusione tributaria, richiamando all'uopo il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 2 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2005, n. 248, che prevede espressamente la "possibilità di utilizzare graduatorie formate a seguito di procedure selettive già espletate";
considerato che:
nel 2004 l'Agenzia delle entrate bandì un concorso per l'assunzione di circa 800 unità lavorative e nel corso dei 18 mesi di validità delle graduatorie furono effettuate ulteriori assunzioni attingendo personale proprio da quella stessa graduatoria;
l'articolo 1 della legge finanziaria citata, al comma 544, ha disposto l'immissione in servizio di 300 idonei del concorso per Ispettori del lavoro;
l'Ufficio centrale di Roma dell'Agenzia delle entrate ha espresso la volontà di indire un nuovo bando di concorso che provocherebbe, se confermato, la decadenza della graduatoria attualmente valida e in scadenza tra circa venti mesi;
tale scelta si pone, tra l'altro, in evidente contrasto con la citata disposizione della legge finanziaria, ed appare confliggente non solo con la normativa sopra richiamata, ma anche con le più elementari regole di trasparenza, buon andamento, efficacia ed efficienza che debbono informare l'attività della pubblica amministrazione e che sono alla base di qualsiasi provvedimento amministrativo, anche nella considerazione dei costi e dei tempi necessari per lo svolgimento di un nuovo concorso;
il 30 marzo 2007, il sen. Tofani ha presentato l'atto di sindacato ispettivo 3-00544, indirizzato al Ministro dell'economia e delle finanze, per evidenziare la situazione sopra esposta;
la risposta fornita dal Governo, nella 6a Commissione permanente (Finanze e tesoro), attraverso il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, on. Lettieri, si è di fatto limitata alla mera lettura di una nota redatta dall'Agenzia delle Entrate, senza minimamente entrare nel merito della richiesta, eludendo in tal modo i veri nodi della questione e soprattutto senza fornire alcuna indicazione circa gli orientamenti dell'esecutivo. Anzi, lo stesso Sottosegretario è apparso in notevole imbarazzo per non aver fornito chiarimenti in ordine alla posizione del Governo;
sullo stesso argomento sono stati presentati altri sei atti di sindacato ispettivo, sia di senatori di maggioranza che di opposizione, ed in particolare dai senatori Benvenuto, Bonadonna, Russo Spena, Barbolini, Pegorer, Eufemi, Costa e Curto e tutti, al termine della replica del Governo, si sono dichiarati totalmente insoddisfatti dalle risposte fornite;
il sottosegretario Lettieri nella sua risposta ha sfiorato l'incomprensibile quando dalla nota letta è emerso che vi sarebbe "maggiore convenienza, in un'ottica comparata di costi-benefici nell'indizione di un nuovo concorso, piuttosto che nello scorrimento della graduatoria degli idonei" e nel riferimento alla possibilità che "altre Amministrazioni pubbliche potranno comunque attingere alle graduatorie degli idonei dei concorsi già espletati dalla stessa Agenzia, ai sensi dell'articolo 9 della legge 16 gennaio 2003, n. 3";
quanto evidenziato non appare condivisibile né sotto il profilo economico, posto che non si comprende come l'indizione di un nuovo concorso possa risultare meno penalizzante in termini di costi, né sotto il secondo aspetto - relativo alla possibilità conferita alle altre amministrazioni pubbliche di attingere alle graduatorie che, in tal modo, sancirebbe, di fatto, una primazia dell'Agenzia delle Entrate rispetto alle altre amministrazioni che, invece, potrebbero utilizzare gli idonei;
per le ragioni sopra esposte, gli scriventi ritengono del tutto insoddisfacenti gli elementi contenuti nella risposta sotto i profili in essa elencati,
impegna il Governo:
ad adottare provvedimenti urgenti volti a prevedere che l'Agenzia delle entrate proceda allo scorrimento delle graduatorie valide in base alla legge finanziaria per il 2007 sino al 31 dicembre 2008 con conseguente assunzione degli idonei del concorso bandito nel 2005, anziché porre in essere una nuova procedura di concorso.
I sottoscritti chiedono di interpellare il ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che:
in data 21 ottobre 2005 protocollo n. 2005/177077, il Direttore dell'Agenzia delle Entrate ha disposto l'avvio di una procedura selettiva per l'assunzione con contratto di formazione e lavoro della durata di 24 mesi di 1.500 funzionari, di età non superiore a 32 anni, per la Terza Area Funzionale, fascia retributiva F1, attività amministrativo-tributaria;
il concorso si è regolarmente svolto e le prime assunzioni sono avvenute il 22 giugno 2006, data dalla quale sono entrate in vigore le graduatorie; le suddette graduatorie sarebbero dovute decadere, come previsto per legge, dopo 18 mesi, ma la legge Finanziaria 2007 ha prorogato il termine di scadenza al 31 dicembre 2008;
l'ultima legge Finanziaria (comma 530, articolo 1, legge 27 dicembre 2006, n. 296), dispone che una parte delle nuove assunzioni di personale dell'amministrazione economico-finanziaria sia destinata alle Agenzie fiscali al fine di potenziare l'azione di contrasto dell'evasione e dell'elusione tributaria, richiamando all'uopo il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 2 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2005, n. 248, che prevede espressamente la «possibilità di utilizzare graduatorie formatesi a seguito di procedure selettive già espletate»; nel 2004 venne bandito un concorso presso l'Agenzia delle Entrate per circa 800 unità lavorative e nel corso dei 18 mesi di validità delle graduatorie vennero effettuate ulteriori assunzioni attingendo proprio dalle medesime ancora valide, senza quindi ricorrere ad un nuovo concorso come invece vorrebbe farsi oggi;
l'Ufficio centrale di Roma dell'Agenzia delle entrate ha espresso la volontà di indire un nuovo bando di concorso che provocherebbe se confermato, la decadenza di graduatorie attualmente valide e in scadenza tra circa venti mesi, ponendosi in contrasto con la citata disposizione della legge finanziaria 2007;
tale situazione pare in contrasto non solo con la normativa su citata, ma anche con le più elementari regole di trasparenza e buon andamento della Pubblica Amministrazione che stanno alla base di qualsiasi provvedimento amministrativo alla luce degli indubbi costi che si sono affrontati per la selezione al concorso testé menzionato;
non sono ancora trascorsi nemmeno 8 mesi dall'approvazione delle graduatorie del precedente concorso e molti giovani risultati idonei sono rimasti esclusi per pochissimi centesimi di punto -:
se il Ministro sia a conoscenza di quanto su esposto;
se e quali iniziative, intenda intraprendere con urgenza, al fine di evitare che l'Agenzia delle Entrate ponga in essere una nuova procedura concorsuale, anziché procedere allo scorrimento delle graduatorie valide, in base alla legge Finanziaria 2007 sino al 31 dicembre 2008, violando il diritto di chi è risultato idoneo non vincitore del concorso bandito in data 21 ottobre 2005 protocollo n. 2005/177077 dopo averlo regolarmente espletato.
Interrogazione a risposta scritta 4-03219 presentata da MURGIA BRUNO mercoledì 11 aprile 2007 nella seduta n.142
MURGIA . - Al Ministro dell'economia e delle finanze.
-Per sapere - premesso che:
da quanto si evince dal comunicato inviatomi via email e redatto a cura del Sindacato Autonomo dei lavoratori finanziari e dal comunicato stampa redatto dall'UGL, sembrerebbe che il 25 ottobre 2005, il Direttore dell'Agenzia delle entrate abbia disposto la selezione pubblica per l'assunzione con contratto di formazione e lavoro di 1.500 funzionari per la Terza Area funzionale, fascia retributiva F1, attività amministrativo-tributaria per l'Agenzia delle Entrate;
da quanto affermato nel testo dei comunicati sembra che dalla data di pubblicazione della graduatoria finale siano rimasti esclusi soltanto un centinaio di idonei non vincitori del concorso in questione;
il termine di scadenza della predetta graduatoria è stato prorogato, dalla legge finanziaria per il 2007, al 31 dicembre 2008;
il comma 530 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 (legge 296 del 2006) ha disposto che, al fine di potenziare l'azione di contrasto dell'evasione e dell'elusione tributaria, una parte delle nuove assunzioni di personale dell'amministrazione economico-finanziaria venga destinata alle Agenzie fiscali, richiamando a tal fine il secondo periodo del comma 2 dell'articolo 2 del decreto-legge 30 settembre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 248 del 2005, che prevede espressamente la «possibilità di utilizzare graduatorie formatesi a seguito di procedure selettive già espletate»;
da quanto si apprende dal comunicato sembra che l'Agenzia delle Entrate stia per emanare un nuovo concorso pubblico per l'assunzione di altri funzionari nonostante esista ancora la disponibilità all'assunzione da parte degli idonei del precedente concorso che sembra siano risultati non vincitori per pochissimi punti;
nel testo del comunicato dell'UGL il Segretario Nazionale della UGL Agenzie Fiscali, Giuseppe Serroni, afferma quanto segue: «... È una situazione paradossale quella denunciata da questi giovani laureati in attesa del primo impiego. Da una parte il Governo emana una legge finanziaria che dice di privilegiare la lotta all'evasione fiscale, lo sviluppo, la piena occupazione ed il contenimento della spesa pubblica, dall'altra la Pubblica Amministrazione non assume giovani che già hanno superato brillantemente le prove selettive e pensa invece di impegnare ingenti risorse economiche per emanare nuovi concorsi senza attingere dalla graduatoria appena formalizzata!...»;
con riferimento alla possibilità di assunzione degli idonei del concorso bandito nel 2006, nel testo del comunicato stampa del S.A.L.F.I. si afferma quanto segue:«... La presente richiesta trova fondamento e legittimazione nei principi di trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione, alla luce degli indubbi costi che si sono affrontati per la selezione citata, e risulta in linea con le ultime direttive governative in materia di assunzioni. Trattasi di indubbie e qualificate risorse umane che potrebbero essere utilmente e prontamente formate nell'importante obiettivo di partecipare, concretamente e nell'immediato, alla lotta all'evasione fiscale, mentre l'alternativa soluzione di indizione di un nuovo concorso dilaterebbe nel tempo il raggiungimento del medesimo obiettivo...» -:
se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, se corrispondenti al vero, quali iniziative di propria competenza intenda adottare con particolare riferimento alla possibilità di assunzione nei ruoli dei rimanenti idonei al concorso per funzionari amministrativi dell'Agenzia delle Entrate, citati in premessa, onde evitare un ennesimo concorso che comporterebbe ingenti spese da parte dello Stato
SCORRIMENTO GRADUATORIA IDONEI CONCORSO PUBBLICO PER 1500 FUNZIONARI
Si riporta la nota n. 2007/39513 pervenuta in data odierna della Direzione Centrale del Personale in riscontro alla nostra richiesta di scorrimento della graduatoria degli idonei del concorso pubblico per 1500 funzionari:
"OGGETTO: Idonei concorso pubblico per 1500 funzionari per l'Agenzia delle Entrate. Scorrimento graduatoria.
Si fa riferimento alla nota del 4 aprile u.s, prot. 910/2007, con la quale codesta organizzazione segnala l'opportunità di provvedere allo scorrimento della graduatoria, pubblicata nel luglio 2006, relativa agli idonei al concorso pubblico per l'assunzione, con contratto di formazione e lavoro, di 1.500 funzionari.
Al riguardo occorre preliminarmente far presente che la regola ordinaria per l'accesso all'impiego pubblico è quella di risultare vincitori di un concorso, mentre il ricorso allo scorrimento delle graduatorie di precedenti concorsi ne costituisce l'eccezione.Sulla base di questa considerazione l'Agenzia ha valutato con maggior attenzione l'opportunità, in forza del proprio potere discrezionale, di optare per lapromulgazione di un nuovo bando di concorso.Ciò per una serie di motivi che di seguito vengono illustrati.Il primo motivo è costituito dalla valutazione che un nuovo bando concorsuale contribuirà sicuramente all'ampliamento del numero dei potenziali candidati garantendo di fatto una migliore selezione se si tiene conto di tutti i giovani che più recentemente hanno conseguito un diploma di laurea.I! secondo motivo è da individuare nel fatto che, cosi come ai partecipanti della precedente procedura è stata offerta l'opportunità di concorrere e vincere, appare equo offrire anche ai neo laureati la medesima opportunità di mettersi in gioco.Si deve, peraltro, tener conto che agli idonei del precedente concorso, i quali possono partecipare alla nuova procedura potrà essere riconosciuto anche uno specifico apprezzamento per l'idoneità conseguita.Riguardo al motivo legato alla spesa da sostenere con la proclamazione di Wl nuovo bando di concorso, il maggior costo di questa procedura che ammonta a circa 1.550 euro per ciascuno dei 500 posti disponibili, maggior costo peraltro di lieve entità, potrà essere considerato un investimento accettabile in rapporto ad una più elevata garanzia di selezione che, come si diceva prima, offre una chance anche ai giovani laureatisi recentemente.Come ultimo motivo, al fine di risolvere l'annoso problema del potenziamento degli uffici delle regioni del nord guardando al riequilibrio delle dotazioni organiche degli uffici e all'impostazione di una strategia efficace di contrasto all'evasione fiscale, l'Agenzia, nel bandire il nuovo concorso, avrà la possibilità di ricorrere ad una forte opera di comunicazione e promozione sul territorio allo scopo di incentivare alla partecipazione tutti i neo laureati residenti nelle suddette regioni.Ciò dovrebbe contenere o anche ridurre il fenomeno di periodico e graduale svuotamento degli uffici delle regioni settentrionali ad opera di personale assunto in anni passati, residente nelle regioni del sud, che legittimamente matura il diritto tramite le procedure di mobilità ad andare a lavorare nelle zone d'origine."Si partecipa che la presente nota, pervenuta in data odierna, è successiva alla pubblicazione del bando per la "Selezione pubblica per l'assunzione con contratto di formazione e lavoro di 500 funzionari, terza area funzionale, F1, profilo professionale funzionario, per attività amministrativo-tributaria" sulla G.U. Serie Speciale Concorsi del 6 aprile u.s..
AGENZIA DELLE ENTRATE: UN NUOVO CONCORSO PER IL PROGETTO IRIDE? INCREDIBILI ARGOMENTAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE!
E’ incredibile l’atteggiamento assunto dall’Agenzia delle Entrate sulla vicenda degli idonei dell’ultima procedura per l’assunzione con Contratto di Formazione Lavoro che, nonostante una graduatoria ancora aperta, ha deciso di procedere all’indizione di un nuovo concorso! Dopo che l’UGL ha sollevato il problema dell’opportunità, vista l’esigenza di assumere ulteriori 500 funzionari per la lotta all’evasione fiscale, di dare scorrimento ad una graduatoria che resta ancora aperta grazie anche alle ultime direttive del Parlamento di questa nostra Repubblica, espresse con la nuova legge finanziaria dello Stato, numerosissime sono state le prese di posizione, tutte concordi con le motivazioni della UGL. In campo sindacale anche le altre tre Confederazioni si sono associate alla richiesta della nostra Organizzazione Sindacale e, stante la chiusura dell’Agenzia, in presenza anche di altri comportamenti contrastanti con il sistema di partecipazione, hanno rotto le relazioni sindacali con l’Agenzia delle Entrate! In campo politico-parlamentare, numerosi e di forte impatto sono stati gli interventi di parlamentari sia di maggioranza sia di opposizione. Più interrogazioni parlamentari sono state infatti presentate dai senatori Benvenuto, Bonadonna, Russo Spena, Alfonzi, Barbolini, Pegorer, Eufemi, Tofani, Costa, Fluttero, Balboni e Cantoni, nonché dai deputati Pignataro, Crapolicchio e Pagliarini. Dell’audizione alla 6^ Commissione (Senato) Finanze e Tesoro del Direttore Generale dell’Agenzia, Massimo Romano, abbiamo già riferito in un nostro precedente documento; a seguire pubblichiamo il testo integrale della riunione della stessa commissione del 4 aprile scorso, dove, il sottosegretario Lettieri, pur esprimendo “riserve” sulle argomentazioni dell’Agenzia delle Entrate, ha risposto, in maniera congiunta, a tutte le interrogazioni. Dalla relazione del Sottosegretario Lettieri si evince, in sintesi, che l’Agenzia dichiara: - la sua autonomia decisionale in merito all’assunzione per concorso pubblico; - che un nuovo concorso pubblico è “più garantista” per i nuovi laureati e “più efficace” per la ricerca di personale qualificato ed anche più economico rispetto all’assunzione per scorrimento della graduatoria; - che l’Agenzia è disponibile a tener conto nella valutazione dei candidati ai prossimi concorsi dell’idoneità ottenuta nei concorsi precedenti; - che “altre amministrazioni” possono attingere dalla graduatoria dagli idonei dei concorsi già espletati. Queste argomentazioni non sono riuscite a convincere nessuno! Perché l’Agenzia si ostina a voler indire un nuovo concorso quando le risorse già selezionate sono ancora disponibili perché la graduatoria è ancora aperta? Chi sono e quanto “valgono” gli idonei per l’Agenzia delle Entrate se li si allontana e, addirittura, li si vuole “scaricare” ad altre Amministrazioni? Se questi giovani laureati, per lo più provenienti dal Meridione d’Italia, sono disposti a trasferirsi al Nord per sopperire a carenze ataviche in Uffici importantissimi proprio per contrastare il grave fenomeno dell’elusione e dell’evasione fiscale, perché vengono rifiutati dall’Agenzia che pur li ha già valutati con un punteggio che, nella maggioranza dei casi, per soli pochi centesimi non ha permesso loro di entrare nel novero dei vincitori? Senza contare che altri concorrenti, risultati vincitori, sono stati esclusi perché hanno superato il fatidico 32° anno di età! Dalla proposta di dirottare gli idonei in altre Amministrazioni, si evincerebbe, invece, la scarsa considerazione, in termini di professionalità e di affidabilità, che l’Agenzia pone nei loro confronti con la tacita autocritica sull’inefficienza della Commissione Esaminatrice che, invece li ha valutati positivamente! Se l’Agenzia ritiene, al contrario, che non sono queste le motivazioni e con ostinazione si contrappone, comunque, alla ragionevolezza e all’indirizzo politico espresso dal Parlamento, sorge spontaneo chiederci: QUALE LOGICA MUOVE L’AGENZIA ED A CHI, VERAMENTE, GIOVA UN NUOVOCONCORSO?
La fregatura 2000 neolaureati «idonei», per la Finanziaria possono lavorare e invece sono a casa
«Non ho capito cosa vuol dire "idonei"» esordisce Giuseppe. Trent'anni, di Caltanisetta, laureato in Economia e Commercio e con due anni di esperienza lavorativa come consulente fiscale. Giuseppe ha partecipato al concorso bandito dall'Agenzia delle Entrate per selezionare funzionari tributari, conclusosi nel giugno scorso. Dodici mila partecipanti, 1500 assunti, e lui «idoneo» in graduatoria appunto, come altre 2000 persone. Fino a qui, niente di strano. Se non che poi arriva la Finanziaria 2007 e la campagna contro l'evasione fiscale. Prima cosa da fare: potenziare l'Agenzia, con 500 ulteriori assunzioni. Come? «Utilizzando graduatorie già formatesi a seguito di procedure selettive già espletate». Giuseppe pensa, a ragione, che sia arrivato il suo turno. E invece no. Perchè il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Massimo Romano, ha deciso che i nuovi assunti verranno scelti tra altri neolaureati, «i migliori», con un nuovo concorso.«Articolo 1, comma 530». Antonello, anche lui trentenne, ma torinese, se l'è quasi imparato a memoria il dettato della legge Finanziaria. Nei punti dove si stabilisce la proroga della graduatoria di «idonei», di cui anche lui fa parte. Da Torino a Caltanisetta, è nato il Comitato Idonei. Ricevuti nei giorni scorsi dalla Commissione Finanze del Senato, e anche da quella Lavoro della Camera. «Pieno appoggio da tutti», 13 le interrogazioni parlamentari presentate nelle ultime settimane, ma niente. Ieri il bando per il nuovo concorso è stato emesso.La cosa sta in poco posto e la domanda è una sola. Il direttore Romano non gestisce una Spa, ma l'Agenzia delle Entrate. Un ente pubblico statale. Come si spiega allora l'appoggio politico raccolto dal Comitato idonei, e il sostanziale silenzio del governo sul bando del nuovo concorso? Lo stesso Giorgio Benvenuto, presidente della Commissione finanze del Senato, si è espresso con parole piuttosto chiare, profilando l'ipotesi di «danno erariale», per lo spreco di risorse che il nuovo concorso comporterebbe, oltre al danno derivante dalla mancata possibilità di assumere funzionari tributari subito.I sindacati, neppure informati del nuovo bando, hanno annunciato la rottura delle relazioni sindacali. Romano ha loro spiegato di volere un nuovo concorso per dare una possibilità ai 50 mila nuovi laureati, ha detto di volere «i migliori» e, possibilmente, «candidati nati nella Regione in cui andranno a lavorare». Bisognerebbe che lo spiegasse a Giuseppe che da Caltanisetta il concorso è andato a farlo in Lombardia, «perchè la mia terra amata non offre niente purtroppo». «Quelle del direttore sono motivazioni inaccettabili - taglia corto Carlo Cielo, coordinatore nazionale dell'Agenzia delle Entrate per la Funzione Pubblica Cgil - E senza l'intervento del governo, siamo pronti a dichiarare lo sciopero». le relazioni sindacali - spiegano Cgil, Cisl e Uil - in una nota unitaria, erano già state inquinate da alcuni episodi precedenti. In particolare, la scelta dell'Ente di firmare una convenzione con la Caspie, una società che fornisce polizze sanitarie. In barba al contratto nazionale - spiega ancora Cielo - i costi di questa polizza sarebbero tutti a carico del lavoratore, senza nessun onere per l'Ente pubblico in caso di inadempienza della società. In più, gli aspetti gestionali della polizza stessa sarebbero affidati a una «fantomatica» associazione dei dipendenti dell'Agenzia. «Di cui, a noi, non risulta nessun iscritto».
Si riporta l'articolo pubblicato sul giornale "Liberazione" riguardante la questione degli Idonei Agenzia Entrate pubblicato in data 6 Aprile 2007 (pag. 9)
L' Agenzia delle Entrate nonostante le diverse interogazioni parlamentari, la presa di posizione di molti esponenti politici (sia della maggioranza che dell'opposizione) e l'avversione da parte di tutte le Organizzazioni Sindacali ha deciso di pubblicare il bando di concorso per l'assunzione con contratto di formazione e lavoro di 500 funzionari, terza area funzionale, F1, profilo professionale funzionario, per attività amministrativo-tributaria.
Il Comitato Idonei Agenzia Entrate preso atto di tale procedimento amministrativo informa tutti i soggetti coinvolti che proseguirà la sua azione tesa a tutelare i propri diritti nelle sedi isituzionali opportune.
Si riporta l'articolo pubblicato su "Italia Oggi" in data 5 Aprile 2007 scritto da Stefano Sansonetti e Antonella Gorret riguardante l'annosa questione degli Idonei Agenzia Entrate.
“Non siamo assolutamente soddisfatti della risposta del governo alla nostra interrogazione sul mancato utilizzo delle graduatorie da parte della Agenzia delle entrate che deve assumere 500 nuovi funzionari per la lotta all’evasione fiscale,come previsto dalla finanziaria- questo il commento dei sen Daniela Alfonzi e Salvatore Bonadonna dopo l’intervento in commissione del sottosegretario Lettieri- in primo luogo il governo si è limitato a leggere una lettera del direttore dell’Agenzia, senza rispondere realmente nel merito della questione. In secondo luogo ci chiediamo per quale motivo si voglia aggirare la graduatoria e bandire un nuovo concorso visto che ciò si tradurrà comunque in una minore efficacia della battaglia contro l’evasione fiscale e in nuovi costi a carico dei contribuenti. Il concorso che si era svolto durante il precedente governo era del tutto regolare e dunque le persone iscritte alla graduatoria sono perfettamente idonee al lavoro. Cosa devono fare i cittadini che ambiscono a lavorare per la pubblica amministrazione se, passando un concorso con un governo, si vedono invalidato il loro ruolo dal governo successivo? Rifondazione non ritiene accettabile questo comportamento e si batterà per i diritti dei lavoratori iscritti alla graduatoria”.
Interruzione delle relazioni sindacali con l’Agenzia delle Entrate
Segreterie Nazionali Agenzie fiscali
Si trascrive di seguito il testo della nota inviata ai responsabili territoriali FP CGIL CISL FP UIL PA ed ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.
Con un telegramma spedito nella tarda serata di ieri al Direttore dell’Agenzia delle Entrate Massimo Romano, al Direttore centrale del personale Girolamo Pastorello e per conoscenza al Vice Ministro Visco, le Segreterie nazionali FP CGIL, CISL FP e UIL PA di comparto hanno formalmente interrotto le relazioni sindacali con l’Agenzia delle Entrate.
Le motivazioni alla base della decisione, difficile, ma necessaria, sono molteplici. L’ultimo avvenimento è relativo al persistere nella decisione dei vertici dell’Agenzia di bandire una nuova procedura concorsuale per l’assunzione di 500 CFL, senza tener conto di quanto previsto nella Legge finanziaria 2007 circa la possibilità di utilizzare le graduatorie già formatesi e tuttora vigenti, a seguito dell’ultima procedura concorsuale pubblica. Tutto ciò nonostante le scriventi OO.SS. avessero più volte, per le vie brevi e, da ultimo, formalmente con la nota diffusa nei giorni scorsi, rilevato come tale iniziativa fosse non solo lesiva nei confronti di centinaia di giovani che nei mesi scorsi avevano superato la procedura concorsuale, ma censurabile sotto l’aspetto dell’economicità dell’azione e della stessa tempestività nell’utilizzo proficuo di nuove risorse professionali, a fronte dei compiti sempre più impegnativi che la Legge finanziaria e le norme collegate assegnano all’Agenzia nella lotta all’evasione ed all’elusione fiscale. Tale atteggiamento, assunto nonostante numerose prese di posizione di Senatori e Deputati, sia della maggioranza che dell’opposizione, conferma l’approccio assunto negli ultimi tempi dai vertici dell’Agenzia su tutti gli aspetti più propriamente contrattuali e negoziali. Registriamo infatti una serie di comportamenti ed atti che vengono assunti in modo unilaterale su delicati aspetti dell’organizzazione del lavoro e degli Uffici e sulle conseguenti ricadute per il personale adottati senza alcuna informazione preventiva e coinvolgimento delle OO.SS. Si va dalla riorganizzazione degli Uffici centrali e regionali, alla distorta applicazione di istituti contrattuali quali la “ricognizione delle attività lavorative”, avviate senza alcun confronto preventivo, fino alla decisione di attivare nuove forme di delocalizzazione del lavoro, come ad esempio avvenuto nei giorni scorsi per l’Ufficio di Foggia, senza alcuna informazione alle OO.SS. E potremmo aggiungere la discutibile gestione della procedura per l’accesso a C1, l’esiguo numero di posti chiesto alla Funzione Pubblica per dare riconoscimento al personale ex B2 scavalcato per effetto dell’applicazione del principio della prevalenza, il mancato pressing sul Dipartimento per la concessione dell’autorizzazione, che ha spinto molti colleghi a presentare ricorsi che potevano essere evitati. Per non parlare poi di tutte le iniziative assunte sulla regolamentazione delle attività connesse all’uso delle procedure informatiche e dei dati sensibili che ci sono state comunicate solo dopo la loro emanazione e su cui, a differenza di quanto concordato a suo tempo, nessun confronto preventivo è stato attivato, nonostante gli indubbi riflessi di tali disposizioni sul lavoro di migliaia di colleghi. Un atteggiamento questo che registriamo non solo a livello centrale ma anche a livello regionale e locale. Nei giorni scorsi sono state interrotte le trattative nelle Marche ed a Trento ed in molti Uffici forti sono le tensioni e le segnalazioni di un clima difficile sulle relazioni e sul rispetto delle prerogative contrattuali. Il tutto in una situazione più generale che vede l’Agenzia giocare un ruolo del tutto difensivo e residuale su rilevanti aspetti istituzionali e contrattuali che sono alla base del progetto riformatore delle Agenzie fiscali. Non ci sono state ancora presentate le linee del Piano aziendale 2007, a differenza di quanto avvenuto al Territorio ed alle Dogane, nessuna iniziativa ci risulta sia stata presa per modificare le modalità di calcolo e di erogazione della quota incentivante, nessuna iniziativa è stata assunta nei confronti del Vertice Politico per definire nei tempi necessari l’erogazione delle risorse del comma 165, ancora impantanate in un Decreto al visto della Corte dei Conti e su cui non è neanche iniziato il confronto per la reale individuazione delle somme spettanti al personale dell’Agenzia. Mentre nello stesso tempo si realizzano programmi operativi “provvisori” sempre più sfidanti, si chiamano i lavoratori a nuovi compiti più complessi ed articolati, si modificano procedure e modalità di consuntivazione delle attività. Tale situazione non è in alcun modo più tollerabile. L’interruzione delle relazioni sindacali non solo dà il senso della nostra ferma volontà di non avallare una situazione di oggettivo disconoscimento del ruolo, delle prerogative e dell’importanza del sindacato confederale nelle relazioni aziendali, ma è anche il primo atto di una più generale iniziativa di mobilitazione del personale. Se nelle prossime ore non dovessero giungere segnali concreti e tangibili di inversione di rotta sostanziale sui comportamenti e sulle decisioni assunte, proclameremo lo stato di agitazione ed individueremo tutte le iniziative di lotta per contrastare tali posizioni, e per risolvere le diverse questioni poste che riteniamo atto dovuto verso il nostro personale che in questi anni, a prescindere dai gruppi dirigenti che più o meno si sono avvicendati, è stato l’unica vera risorsa capace di garantire efficienza e qualità dell’Agenzia delle Entrate. Roma, 4 aprile 2007
AGENZIA ENTRATE: TOFANI "INCREDIBILE RISPOSTA DEL GOVERNO SU NUOVO CONCORSO"
"Davvero incredibile la risposta fornita dal governo che si è limitato a girare al Parlamento una nota giustificativa dell'Agenzia delle Entrate, senza neanche specificare la posizione dell'Esecutivo al riguardo. Ridicolo e patetico il tentativo di far credere addirittura che per l'Agenzia delle Entrate sia più conveniente indire un nuovo concorso piuttosto che procedere all'assunzionedegli idonei del concorso bandito nel 2005". Così il sen. Oreste Tofani, vicepresidente del gruppo di Alleanza Nazionale, commenta la risposta fornita oggi a nome del governo dal sottosegretario Lettieri in Commissione Finanze alle interrogazioni presentate da lui e da altri senatori di maggioranza e di opposizione a tutela degli idonei del precedente concorso. "Naturalmente la vicenda non finisce qui. Su un tema così delicato presenterò una mozione perché è davvero impensabile che possa concludersi in tal modo una questione che si fa beffa della proroga della validità delle graduatorie disposta nella Finanziaria, sulla pelle di 500 idonei, provocando le vibrate proteste delle organizzazioni sindacali e ha trovato in Parlamento l'appoggio di maggioranza e opposizione".
FINANZE E TESORO (6ª) MERCOLEDÌ 4 APRILE 2007 67ª Seduta
Presidenza del Presidente BENVENUTO
Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Lettieri.
Interrogazioni
Il sottosegretario LETTIERI risponde congiuntamente alle interrogazioni n. 3-00432, presentata dal senatore Benvenuto, n. 3-00510, presentata dai senatori Bonadonna e Russo Spena (alla quale ha aggiunto la propria firma la senatrice Alfonzi), n. 3-00545, dei senatori Barbolini e Pegorer, n. 3-00542, presentata dal senatore Eufemi, n. 3-00544, presentata dal senatore Tofani, n. 3-00547, presentata dal senatore Costa, n. 3-00548 presentata dai senatori Curto, Fluttero e Balboni e, infine, n. 3-00550, a firma del senatore Cantoni. Il sottosegretario fa presente che tali atti di sindacato ispettivo concernono tutti la medesima questione, in merito all’eventualità di uno scorrimento delle graduatorie del concorso indetto nel 2005 per l’assunzione di 1.500 funzionari presso le agenzie fiscali nell’ambito del cosiddetto progetto Iride. Posta in rilievo l’importanza del quesito formulato, come dimostrato dalle numerose interrogazioni presentate, precisa che gli elementi di risposta si fondano su specifiche osservazioni operate dall’Agenzia delle Entrate, che rimette semplicemente alle valutazioni degli interroganti.
In relazione al quesito se la predetta Agenzia, anziché indire un nuovo concorso per assumere personale destinato a potenziare l’attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, come previsto dall’articolo 1, comma 530, della legge finanziaria per il 2007, proceda allo scorrimento delle graduatorie concorsuali al fine di assumere gli idonei, osserva che l’Agenzia diretta dal dottor Romano ha espresso l’avviso che, in merito all’assunzione di personale, le pubbliche amministrazioni non sono obbligate a procedere allo scorrimento di una graduatoria ancora efficace ma, nell’esercizio del proprio potere discrezionale, possono decidere di bandire un nuovo concorso. L’oratore aggiunge che tale orientamento, secondo le argomentazioni svolte dalla medesima Agenzia, muove dal presupposto che il diritto all’assunzione in un pubblico ufficio spetta soltanto ai vincitori di una procedura concorsuale, secondo la regola elaborata dalla costante giurisprudenza del giudice amministrativo. Nel caso di specie, egli prosegue, l’Agenzia ha precisato che sussistono ragioni di opportunità, di equità e convenienza, in termini di costi e benefici, che dimostrano come l’eventuale decisione di bandire un nuovo concorso configurerebbe un corretto esercizio del potere discrezionale dell’amministrazione. Secondo tale linea di ragionamento, l’indizione di un nuovo concorso, ampliando notevolmente la platea dei potenziali candidati, garantirebbe, di per sé, una migliore selezione, assicurando all’Agenzia 500 nuovi funzionari di elevate qualità professionali. Per contro, sempre ad avviso dell’Agenzia delle Entrate, uno scorrimento che comportasse un elevato contingente di nuove assunzioni determinerebbe di fatto un considerevole abbassamento del limite di punteggio minimo ai fini dell’assunzione stessa, negando, al contempo, la possibilità ai numerosi giovani, che nel frattempo si sono laureati, di accedere ai ruoli dell’Agenzia.
L’oratore segnala comunque che l’Agenzia ha dichiarato la propria disponibilità a tener conto nella valutazione dei candidati ai prossimi concorsi del conseguimento dell’idoneità ottenuta nei precedenti concorsi da essa espletati. In merito agli oneri finanziari, precisa inoltre che l’Agenzia ritiene di maggiore convenienza l’indizione di una nuova procedura concorsuale: della spesa per l’espletamento del nuovo concorso, quantificabile approssimativamente nella misura di 1.500 euro per ciascuno dei posti da coprire, devono essere considerati i costi del periodo di formazione, pari a circa 4.500 euro per ciascun neo-assunto, nonché il costo della retribuzione, che potrebbe raggiungere per l’intero periodo della carriera la cifra di 1.900.000 euro. Al riguardo, l’Agenzia ritiene che la spesa per l’assunzione di un funzionario mediante un nuovo concorso rappresenti un investimento ragionevole, offrendo una più elevata garanzia di poter meglio selezionare il personale destinato ai propri uffici.
In conclusione, l’oratore richiama, pur esprimendo una riserva sulla stessa, la considerazione, espressa dall’Agenzia, nel senso di ritenere comunque ammissibile che altre amministrazioni pubbliche attingano alle graduatorie degli idonei nei concorsi già espletati, ai sensi dell’articolo 9 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.
Il presidente BENVENUTO avverte che il senatore Costa, presentatore dell’interrogazione n. 3-00547, non è presente.
Nel dichiararsi insoddisfatta della risposta ricevuta, la senatrice ALFONZI (RC-SE) osserva che l’assunzione di nuovo personale presso le agenzie fiscali risponde all’obiettivo del potenziamento dell’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, previsto dalla finanziaria per il 2007. Invita quindi il Governo a valutare con grande attenzione i tempi necessari all’espletamento di nuovi concorsi per le assunzioni presso tali agenzie, tenendo conto che la durata presumibilmente lunga di nuove procedure concorsuali potrebbe non essere funzionale all’esigenza di apprestare un’efficace strategia nella lotta all’evasione fiscale.
Il senatore BARBOLINI (Ulivo), dichiarandosi insoddisfatto della risposta fornita, evidenzia che l’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale rappresenta un obiettivo strategico della politica tributaria per l’anno 2007. In relazione ai tempi occorrenti per assumere nuovo personale da destinare alle agenzie fiscali, pur convenendo sull’esigenza di assicurare la selezione di candidati di elevate qualità professionali, ritiene molto difficile che nuovi concorsi, eventualmente banditi in corso di anno, possano essere tempestivamente conclusi, e ritiene quindi preferibile utilizzare i candidati utilmente collocati in graduatoria. L’oratore esprime quindi l’avviso che si debba salvaguardare la posizione degli idonei nei precedenti concorsi, giudicando, da un lato, ragionevole l’eventuale scorrimento delle graduatorie ancora efficaci, e sottolineando, dall’altro, l’esigenza di individuare comunque una opportuna formula nella prospettiva di dotare in tempi brevi l’Agenzia delle Entrate di nuove risorse. Sollecita quindi un indirizzo del Governo conforme all’auspicio formulato.
Il senatore EUFEMI (UDC), nel dichiarare la propria completa insoddisfazione per la risposta ricevuta, evidenzia la gravità di quanto riferito dal Sottosegretario, rimarcando l’esigenza che il Governo fornisca valutazioni autonome in risposta ad atti di sindacato ispettivo, pur in presenza degli elementi di tipo tecnico espressi dall’Agenzia delle Entrate. Dal momento che le interrogazioni presentate sono rivolte al Ministro dell’economia e delle finanze, sottolinea la necessità che gli elementi di risposta vengano elaborati dall’autorità politica in modo tale da rispecchiarne la posizione, soprattutto su una questione così delicata come lo scorrimento delle graduatorie. Tale procedura infatti, egli prosegue, appare sicuramente in linea con quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2007, la quale, al comma 530 dell’articolo 1, fa espressamente riferimento alla possibilità di utilizzare graduatorie formate a seguito di procedure selettive già espletate. Infatti, non ritiene accettabile il richiamo alla pretesa autonomia dell’Agenzia delle Entrate rispetto al Governo, dal momento che, da un lato, le agenzie fiscali non sono soggetti privati, e, dall’altro, i loro dirigenti di vertice sono di nomina politica e rispondono dell’attuazione degli indirizzi formulati dal responsabile politico. Nella prospettiva di incrementare l’efficacia della lotta all’evasione, e comunque del contenimento dei costi di essa, ricorda che lo stesso dottor Romano, nella recente audizione sull’atto di indirizzo del vice ministro Visco, aveva lamentato un ampio deficit di personale nella regione Lombardia. Osserva altresì che l’unilaterale predisposizione e pubblicazione di bandi di concorso da parte dell’Agenzia costituisce la violazione di specifici obblighi di concertazione con le organizzazioni sindacali sulle scelte gestionali relative al personale impiegato o da assumere.
Il senatore TOFANI (AN) si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del Sottosegretario, rilevando che gli elementi forniti dall’Agenzia non appaiono assolutamente condivisibili. A suo giudizio, inoltre, appare gravemente lesivo delle prerogative parlamentari la circostanza che gli elementi di risposta alle interrogazioni siano stati elaborati da un soggetto distinto dal Ministro, senza una chiara presa di posizione del Governo. Richiama poi quanto detto dal senatore Eufemi in merito ai rapporti con i sindacati, paventando il rischio di una interruzione delle trattative contrattuali a fronte della decisione dell’Agenzia di indire nuove procedure concorsuali. Condivide quindi le finalità della disposizione di cui al comma 530 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, nella prospettiva di attribuire alle agenzie fiscali strumenti più efficaci nella lotta all’evasione. Pur riconoscendo il fondamento dell’autonomia attribuita a tali soggetti rispetto al Governo, osserva tuttavia che le agenzie non possono discostarsi, nelle proprie politiche di gestione del personale, dalla complessiva linea politica dell’Esecutivo. Esprime quindi perplessità in ordine alle finalità effettivamente perseguite mediante la decisione di avviare nuove procedure selettive e ritiene necessario che la questione sollevata con le varie interrogazioni presentate sia affrontata anche dall’Assemblea, con la riproposizione di altri atti di sindacato ispettivo.
Il senatore FLUTTERO (AN), nel dichiararsi insoddisfatto per la risposta del sottosegretario Lettieri, critica il fatto che gli elementi forniti siano stati espressi dall’Agenzia delle Entrate. Sotto altro profilo, contesta il tono della risposta fornita, tendente, a suo giudizio, a revocare in dubbio le capacità professionali dei candidati non risultati vincitori nei precedenti concorsi. Peraltro, l’esigenza di ampliamento della platea dei concorrenti, evidenziata dalla stessa Agenzia, dimostra, a suo avviso, l’infondatezza della tesi secondo la quale soltanto l’avvio di nuovi concorsi pubblici possa soddisfare l’istanza a selezionare soggetti dalle comprovate competenze professionali.
Il senatore CANTONI (FI), nel dichiararsi insoddisfatto, si associa alle considerazioni critiche svolte dagli altri commissari.
Il presidente BENVENUTO si dichiara insoddisfatto della risposta fornita, anche se, tuttavia, condivide l’atteggiamento tenuto dal Sottosegretario, nell’esprimere una posizione di cautela rispetto ad alcuni contenuti della risposta stessa. Quest’ultima, peraltro, lascia completamente impregiudicata la questione posta, rispetto alla quale ritiene utile un ulteriore approfondimento. Concorda poi con le osservazioni formulate dai colleghi in merito ai rapporti tra il Ministero e l’Agenzia delle Entrate: pur dovendosi riconoscere la posizione di autonomia garantita alla seconda, non si può al contempo negare che essa sia tenuta a uniformare le proprie scelte amministrative agli obiettivi generali di politica finanziaria perseguiti dal Governo. Pertanto l’indizione di nuove procedure concorsuali per il reclutamento di nuovo personale non tiene conto delle indicazioni emerse nell’ambito della stessa audizione svolta sull’atto di indirizzo (Doc. CII, n. 1) il 21 marzo scorso. Viceversa, lo scorrimento delle graduatorie relative ai concorsi già espletati si prospetta quale soluzione ragionevole al fine di accrescere gli organici a disposizione dell’Agenzia fiscale, nell’ottica di potenziare le attività antievasive e antielusive: detta soluzione appare peraltro anche in linea con le indicazioni contenute nella finanziaria per il 2007. L’oratore esprime altresì perplessità riguardo alle stime richiamate nella risposta del Sottosegretario in merito alle spese necessarie per l’assunzione di funzionari mediante nuove selezioni pubbliche: in proposito invita il Governo a compiere un’attenta verifica delle cifre evidenziate. In conclusione, ricorda che anche presso l’altro ramo del Parlamento sono stati presentati atti ispettivi concernenti la stessa questione nonché che le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno denunciato la violazione di specifici obblighi di concertazione per quel che riguarda la decisione prospettata dall’Agenzia di indire nuovi concorsi.
Dichiara, quindi, chiusa la procedura informativa.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il senatore EUFEMI (UDC), sulla base di quanto emerso in esito alle interrogazioni testé svolte, sollecita lo svolgimento di una nuova audizione del dottor Romano, affinché la Commissione possa acquisire ulteriori elementi di valutazione sulla questione sollevata.
Il presidente BENVENUTO, pur dichiarando di concordare con la necessità di svolgere una valutazione più approfondita delle tematiche emerse, ritiene opportuno che la proposta del senatore Eufemi venga esaminata in seno all’Ufficio di Presidenza.
Interrogazioni n. 5-00914 Borghesi, n. 5-00916 Mungo e n. 5-00918 D'Ippolito Vitale: Utilizzo della graduatoria degli idonei in un concorso bandito da parte dell'Agenzia delle entrate.
TESTO DELLA RISPOSTA
Si risponde congiuntamente ai question time dell'Onorevole Borghesi, dell'Onorevole Mungo e dell'Onorevole D'Ippolito Vitale, in quanto involgono una problematica di analogo contenuto, concernente le graduatorie del concorso pubblico per l'assunzione, con contratto di formazione e lavoro, di 1.500 funzionari, per la terza area funzionale, fascia retributiva F1, per attività amministrativo-tributaria (progetto Iride). Gli Onorevoli interroganti chiedono di conoscere se l'Agenzia delle entrate, anziché indire un nuovo concorso per assumere personale, destinato a potenziare l'attività di contrasto dell'evasione e dell'elusione fiscale, come previsto dalla legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 530, della legge 27 dicembre 2006, n. 296), proceda allo scorrimento delle graduatorie di detto concorso al fine di assumere gli idonei. Al riguardo, l'Agenzia delle entrate ha preliminarmente fatto presente che, in merito all'assunzione di personale, le pubbliche amministrazioni non sono obbligate a procedere allo scorrimento di una graduatoria concorsuale ancora efficace, ma, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, possono decidere di bandire un nuovo concorso. In altri termini, per chi non sia risultato vincitore di una procedura concorsuale, non sussiste il diritto all'assunzione presso un ufficio pubblico. Conformemente alla giurisprudenza costante del giudice amministrativo (Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 12 settembre 2006, n. 5320 e Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 10 gennaio 2007, n. 53), la regola ordinaria per l'accesso al pubblico impiego è quella di risultare vincitori in un concorso, mentre l'eccezione è costituita dallo scorrimento delle graduatorie concorsuali. Nel caso di specie, l'Agenzia ha precisato, infatti, che esistono ragioni di opportunità, di equità e di convenienza costi-benefici che indicano come l'eventuale decisione di bandire un nuovo concorso configurerebbe un corretto esercizio del potere discrezionale rimesso all'Amministrazione. Con l'indizione di un nuovo concorso si amplierebbe notevolmente la platea dei potenziali candidati, dal momento che, rispetto a quando è stato bandito il precedente concorso (ottobre 2005), oltre 50.000 persone - di cui circa 30.000 con laurea del vecchio ordinamento - hanno acquisito diplomi di laurea attinenti alle materie oggetto del concorso da bandire. Tale ampliamento garantirebbe, di per sé, una migliore selezione. Peraltro, l'obiettivo di potenziare l'azione di contrasto all'evasione si persegue anche con riguardo alla qualità dei neo assunti. La nuova procedura concorsuale, in linea con i risultati delle precedenti, introdurrà nell'Agenzia 500 giovani funzionari di elevate qualità professionali. Procedere, quindi, ad un ipotetico scorrimento della graduatoria degli idonei della procedura concorsuale in questione, si tratterebbe, a parere dell'Agenzia delle entrate, di uno scorrimento non di minima entità - legato ad eventuali dimissioni di qualche vincitore -, ma di un elevato contingente di nuove assunzioni (appunto 500) che, in buona sostanza, comporterebbe di fatto un considerevole abbassamento del limite del punteggio minimo per essere dichiarato vincitore. Inoltre, così come ai giovani partecipanti alla precedente procedura è stata offerta l'opportunità di concorrere e vincere il concorso, sembrerebbe quanto mai equo offrire la stessa chance anche ai numerosi giovani che si sono, nel frattempo, laureati. Gli idonei della precedente procedura concorsuale (purchè non abbiano compiuto 32 anni) potranno partecipare nuovamente, a parità di condizioni, con gli altri candidati. L'Agenzia ha fatto, comunque, presente che la Commissione appositamente costituita per il prossimo concorso, possa tener conto, durante il colloquio, del conseguimento dell'idoneità conseguita in precedenti concorsi espletati, dalla stessa Agenzia. Infine, per quanto riguarda l'aspetto relativo all'onere finanziario, l'Agenzia delle entrate ritiene che vi sia maggiore convenienza; in un'ottica comparata di costi-benefici, nell'indizione di un nuovo concorso piuttosto che nello scorrimento delle graduatorie degli idonei. A fronte, infatti, della spesa per, l'espletamento del nuovo concorso, quantificabile, all'incirca, nella misura di 1.500 euro per ognuno dei 500 posti da coprire, devono essere considerati i costi del periodo formativo, d'ingresso, pari a circa 4.500 euro per ciascun candidato, ed il costo della retribuzione del funzionario assunto, che assommerà, per tutto il periodo della sua carriera (presumibilmente di 40 anni), a circa 1.900.000 euro. Per oneri così elevati, la spesa pro capite, relativamente piccola, per l'assunzione di un funzionario con un nuovo concorso può considerarsi un investimento ragionevole, in quanto offrirebbe una garanzia più elevata di poter meglio selezionare persone destinate presumibilmente a restare a lungo negli uffici dell'Agenzia. Sulla base delle predette considerazioni, pertanto, l'Agenzia delle entrate ritiene di bandire un nuovo concorso per le assunzioni di personale da effettuare nel 2007. Peraltro, altre amministrazioni pubbliche potranno comunque attingere alle graduatorie degli idonei dei concorsi già espletati dalla stessa Agenzia, ai sensi dell'articolo 9 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.
Il Sottosegretario Alfiero GRANDI aggiunge inoltre che una strategia efficace di contrasto all'evasione fiscale deve avere come obiettivo prioritario quello di potenziare l'organico degli uffici delle regioni del nord, le quali, mentre, da un lato, sono quelle più importanti, in quanto vi si concentra la maggior parte del reddito prodotto e dunque del potenziale gettito fiscale, dall'altro sono tradizionalmente quelle più sguarnite di personale. In tale contesto, al fine di rendere quanto più stabile possibile il rafforzamento di quegli uffici è necessario riequilibrare almeno in parte la composizione del personale che opera in quelle sedi, poiché è evidente che se la quasi totalità dei neoassunti continuasse ad avere provenienza esclusiva da regioni meridionali, si perpetuerebbero fenomeni massicci di sradicamento territoriale, con numerose, e talora anche gravi, situazioni di disagio personale e familiare, che non giovano certo alla prestazione lavorativa e quindi alla funzionalità operativa degli uffici, mettendo fatalmente in moto - come ben noto - richieste pressanti di mobilità nord-sud di assai difficile gestione per tutte le parti interessate, anche per i pesanti costi di influenza che recano con sé. A tale riguardo cita l'esempio della Lombardia - che è la regione più critica sotto questo aspetto - ove si concentra circa il 25 per cento della produzione della ricchezza nazionale (e di conseguenza del relativo gettito d'imposta), mentre l'organico degli uffici dell'Agenzia in quella regione costituisce solo il 12 per cento di quello nazionale. Per colmare durevolmente tale differenzaoccorre intervenire a partire dalla procedura di reclutamento del personale, che deve essere opportunamente pubblicizzata affinché vi partecipino il più possibile candidati residenti nella regione, assumendo analoghe iniziative anche per le altre regioni del nord per le quali viene indetta la singola procedura concorsuale. A questo proposito rileva come solo il 14 per cento degli idonei nella graduatoria della Lombardia abbia la residenza in tale regione.
Antonio BORGHESI (IdV) si dichiara insoddisfatto della risposta, evidenziando in primo luogo come il costo di 750.000 euro per lo svolgimento di una nuova procedura concorsuale risulti evidentemente piuttosto notevole. Sotto un altro profilo evidenzia come la differenza, in termini di punteggio, tra i candidati idonei e quelli vincitori risulti assai esigua, e come la stessa graduatoria del concorso sia stata pubblicata da ormai circa un anno. Rammenta infine come nel 2000, in occasione di un concorso bandito dalla medesima amministrazione per un'altra figura professionale, si assunse un orientamento radicalmente opposto, decidendo di attingere largamente alla graduatoria degli idonei.
Donatella MUNGO (RC-SE) si dichiara anch'essa non soddisfatta della risposta, concordando sostanzialmente con le considerazione espresse dal deputato Borghesi. In merito alle considerazioni addotte dal Sottosegretario, rileva come l'esigenza di evitare discriminazioni nei confronti di quei soggetti che, successivamente alla pubblicazione della graduatoria, hanno conseguito i titoli di studio necessari per la partecipazione alle procedure di selezione, potrebbe essere facilmente realizzata stabilendo che il nuovo concorso previsto dall'Agenzia delle entrate abbia luogo in termini relativamente brevi, ad esempio entro un anno, attingendo nel frattempo alla graduatoria degli idonei del concorso precedente. Condivide quindi la necessità, segnalata dal rappresentante del Governo, di favorire il radicamento territoriale, in particolare nelle regioni settentrionali, del personale assunto nei ranghi dell'amministrazione finanziaria, ma ritiene che tale problematica debba essere affrontata attraverso misure di carattere strutturale, e non possa certamente essere risolta esclusivamente bandendo un nuovo concorso. Si riserva quindi di intervenire nuovamente sulla materia, auspicando che sia possibile individuare una soluzione alla problematica evidenziata.
Ida D'IPPOLITO VITALE (FI) esprime insoddisfazione per la risposta, ritenendo insufficienti le motivazioni addotte dal rappresentante del Governo. In particolare, rileva come i soggetti dichiarati idonei, sebbene non siano titolari di un diritto all'assunzione, siano tuttavia certamente portatori di un interesse legittimo qualificato. Evidenzia inoltre come l'argomentazione secondo la quale l'esigenza di bandire un nuovo concorso sarebbe dettata dalla necessità di favorire la partecipazione allo stesso di candidati residenti nelle regioni settentrionali, al fine di garantire la copertura dei posti in organico relativi agli uffici ubicati in quelle aree, si presti a rilievi di illegittimità costituzionale, stante il carattere nazionale del concorso, ed alla stregua del principio costituzionale di uguaglianza tra tutti i cittadini. A tale proposito sottolinea, del resto, come la prioritaria partecipazione ai concorsi pubblici da parte di soggetti residenti nel Mezzogiorno sia soprattutto dovuta ai gravi problemi occupazionali che affliggono quelle regioni, non considerando altresì sufficientemente fondato l'argomento secondo cui l'indizione di un nuovo concorso sarebbe motivata dall'esigenza di non discriminare tutti coloro che abbiano conseguito il titolo di studio richiesto successivamente alla conclusione della precedente procedura di selezione. In tale contesto rileva come la scelta dell'Agenzia delle entrate di bandire un'ulteriore procedura concorsuale, sebbene rientri nell'ambito delle scelte rimesse alla discrezionalità della medesima Agenzia, risulti in contrasto con le disposizioni in materia dettate dall'articolo 1, comma 530, della legge finanziaria per il 2007, il quale prevede che le agenzie fiscali possano avvalersi delle graduatorie formate a seguito di procedure selettive già espletate. La decisione dell'Agenzia appare ancora più incongruente, laddove si consideri che la differenza di punteggio tra i soggetti dichiarati vincitori e quelli giudicai idonei risulta in realtà assai esigua. A tale ultimo proposito ritiene che l'esigenza di assicurare un adeguato livello qualitativo dei neo-assunti potrebbe essere facilmente garantita stabilendo che la graduatoria dei soggetti idonei possa essere utilizzata solo fino ad un determinato livello di punteggio conseguito. Francesco TOLOTTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata
Il CO.I.AE
(Comitato Idonei Agenzia Entrate) si propone come fine principale l’assunzione di tutti gli idonei del concorso a 1500 posti di funzionari per la Terza Area Funzionale, fascia retributiva FI, attività amministrativa-tributaria bandito da Agenzia delle Entrate (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie speciale concorsi n. 84 del 21 ottobre 2005), nonché il fine di evitare che in futuro le agenzie fiscali bandiscano concorsi, la cui partecipazione sia preclusa dal superamento di qualsivoglia limite di età.
Ringraziamo quanti hanno già dato la propria adesione al suddetto comitato nonché tutti coloro che, a vario titolo, sosterranno la nostra causa.