FINANZE E TESORO (6ª)
MERCOLEDÌ 4 APRILE 2007
67ª Seduta
Presidenza del Presidente
BENVENUTO
Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Lettieri.
Interrogazioni
MERCOLEDÌ 4 APRILE 2007
67ª Seduta
Presidenza del Presidente
BENVENUTO
Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Lettieri.
Interrogazioni
Il sottosegretario LETTIERI risponde congiuntamente alle interrogazioni n. 3-00432, presentata dal senatore Benvenuto, n. 3-00510, presentata dai senatori Bonadonna e Russo Spena (alla quale ha aggiunto la propria firma la senatrice Alfonzi), n. 3-00545, dei senatori Barbolini e Pegorer, n. 3-00542, presentata dal senatore Eufemi, n. 3-00544, presentata dal senatore Tofani, n. 3-00547, presentata dal senatore Costa, n. 3-00548 presentata dai senatori Curto, Fluttero e Balboni e, infine, n. 3-00550, a firma del senatore Cantoni. Il sottosegretario fa presente che tali atti di sindacato ispettivo concernono tutti la medesima questione, in merito all’eventualità di uno scorrimento delle graduatorie del concorso indetto nel 2005 per l’assunzione di 1.500 funzionari presso le agenzie fiscali nell’ambito del cosiddetto progetto Iride. Posta in rilievo l’importanza del quesito formulato, come dimostrato dalle numerose interrogazioni presentate, precisa che gli elementi di risposta si fondano su specifiche osservazioni operate dall’Agenzia delle Entrate, che rimette semplicemente alle valutazioni degli interroganti.
In relazione al quesito se la predetta Agenzia, anziché indire un nuovo concorso per assumere personale destinato a potenziare l’attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, come previsto dall’articolo 1, comma 530, della legge finanziaria per il 2007, proceda allo scorrimento delle graduatorie concorsuali al fine di assumere gli idonei, osserva che l’Agenzia diretta dal dottor Romano ha espresso l’avviso che, in merito all’assunzione di personale, le pubbliche amministrazioni non sono obbligate a procedere allo scorrimento di una graduatoria ancora efficace ma, nell’esercizio del proprio potere discrezionale, possono decidere di bandire un nuovo concorso. L’oratore aggiunge che tale orientamento, secondo le argomentazioni svolte dalla medesima Agenzia, muove dal presupposto che il diritto all’assunzione in un pubblico ufficio spetta soltanto ai vincitori di una procedura concorsuale, secondo la regola elaborata dalla costante giurisprudenza del giudice amministrativo. Nel caso di specie, egli prosegue, l’Agenzia ha precisato che sussistono ragioni di opportunità, di equità e convenienza, in termini di costi e benefici, che dimostrano come l’eventuale decisione di bandire un nuovo concorso configurerebbe un corretto esercizio del potere discrezionale dell’amministrazione. Secondo tale linea di ragionamento, l’indizione di un nuovo concorso, ampliando notevolmente la platea dei potenziali candidati, garantirebbe, di per sé, una migliore selezione, assicurando all’Agenzia 500 nuovi funzionari di elevate qualità professionali. Per contro, sempre ad avviso dell’Agenzia delle Entrate, uno scorrimento che comportasse un elevato contingente di nuove assunzioni determinerebbe di fatto un considerevole abbassamento del limite di punteggio minimo ai fini dell’assunzione stessa, negando, al contempo, la possibilità ai numerosi giovani, che nel frattempo si sono laureati, di accedere ai ruoli dell’Agenzia.
L’oratore segnala comunque che l’Agenzia ha dichiarato la propria disponibilità a tener conto nella valutazione dei candidati ai prossimi concorsi del conseguimento dell’idoneità ottenuta nei precedenti concorsi da essa espletati. In merito agli oneri finanziari, precisa inoltre che l’Agenzia ritiene di maggiore convenienza l’indizione di una nuova procedura concorsuale: della spesa per l’espletamento del nuovo concorso, quantificabile approssimativamente nella misura di 1.500 euro per ciascuno dei posti da coprire, devono essere considerati i costi del periodo di formazione, pari a circa 4.500 euro per ciascun neo-assunto, nonché il costo della retribuzione, che potrebbe raggiungere per l’intero periodo della carriera la cifra di 1.900.000 euro. Al riguardo, l’Agenzia ritiene che la spesa per l’assunzione di un funzionario mediante un nuovo concorso rappresenti un investimento ragionevole, offrendo una più elevata garanzia di poter meglio selezionare il personale destinato ai propri uffici.
In conclusione, l’oratore richiama, pur esprimendo una riserva sulla stessa, la considerazione, espressa dall’Agenzia, nel senso di ritenere comunque ammissibile che altre amministrazioni pubbliche attingano alle graduatorie degli idonei nei concorsi già espletati, ai sensi dell’articolo 9 della legge 16 gennaio 2003, n. 3.
Il presidente BENVENUTO avverte che il senatore Costa, presentatore dell’interrogazione n. 3-00547, non è presente.
Nel dichiararsi insoddisfatta della risposta ricevuta, la senatrice ALFONZI (RC-SE) osserva che l’assunzione di nuovo personale presso le agenzie fiscali risponde all’obiettivo del potenziamento dell’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, previsto dalla finanziaria per il 2007. Invita quindi il Governo a valutare con grande attenzione i tempi necessari all’espletamento di nuovi concorsi per le assunzioni presso tali agenzie, tenendo conto che la durata presumibilmente lunga di nuove procedure concorsuali potrebbe non essere funzionale all’esigenza di apprestare un’efficace strategia nella lotta all’evasione fiscale.
Il senatore BARBOLINI (Ulivo), dichiarandosi insoddisfatto della risposta fornita, evidenzia che l’azione di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale rappresenta un obiettivo strategico della politica tributaria per l’anno 2007. In relazione ai tempi occorrenti per assumere nuovo personale da destinare alle agenzie fiscali, pur convenendo sull’esigenza di assicurare la selezione di candidati di elevate qualità professionali, ritiene molto difficile che nuovi concorsi, eventualmente banditi in corso di anno, possano essere tempestivamente conclusi, e ritiene quindi preferibile utilizzare i candidati utilmente collocati in graduatoria. L’oratore esprime quindi l’avviso che si debba salvaguardare la posizione degli idonei nei precedenti concorsi, giudicando, da un lato, ragionevole l’eventuale scorrimento delle graduatorie ancora efficaci, e sottolineando, dall’altro, l’esigenza di individuare comunque una opportuna formula nella prospettiva di dotare in tempi brevi l’Agenzia delle Entrate di nuove risorse. Sollecita quindi un indirizzo del Governo conforme all’auspicio formulato.
Il senatore EUFEMI (UDC), nel dichiarare la propria completa insoddisfazione per la risposta ricevuta, evidenzia la gravità di quanto riferito dal Sottosegretario, rimarcando l’esigenza che il Governo fornisca valutazioni autonome in risposta ad atti di sindacato ispettivo, pur in presenza degli elementi di tipo tecnico espressi dall’Agenzia delle Entrate. Dal momento che le interrogazioni presentate sono rivolte al Ministro dell’economia e delle finanze, sottolinea la necessità che gli elementi di risposta vengano elaborati dall’autorità politica in modo tale da rispecchiarne la posizione, soprattutto su una questione così delicata come lo scorrimento delle graduatorie. Tale procedura infatti, egli prosegue, appare sicuramente in linea con quanto previsto dalla legge finanziaria per il 2007, la quale, al comma 530 dell’articolo 1, fa espressamente riferimento alla possibilità di utilizzare graduatorie formate a seguito di procedure selettive già espletate. Infatti, non ritiene accettabile il richiamo alla pretesa autonomia dell’Agenzia delle Entrate rispetto al Governo, dal momento che, da un lato, le agenzie fiscali non sono soggetti privati, e, dall’altro, i loro dirigenti di vertice sono di nomina politica e rispondono dell’attuazione degli indirizzi formulati dal responsabile politico. Nella prospettiva di incrementare l’efficacia della lotta all’evasione, e comunque del contenimento dei costi di essa, ricorda che lo stesso dottor Romano, nella recente audizione sull’atto di indirizzo del vice ministro Visco, aveva lamentato un ampio deficit di personale nella regione Lombardia. Osserva altresì che l’unilaterale predisposizione e pubblicazione di bandi di concorso da parte dell’Agenzia costituisce la violazione di specifici obblighi di concertazione con le organizzazioni sindacali sulle scelte gestionali relative al personale impiegato o da assumere.
Il senatore TOFANI (AN) si dichiara completamente insoddisfatto della risposta del Sottosegretario, rilevando che gli elementi forniti dall’Agenzia non appaiono assolutamente condivisibili. A suo giudizio, inoltre, appare gravemente lesivo delle prerogative parlamentari la circostanza che gli elementi di risposta alle interrogazioni siano stati elaborati da un soggetto distinto dal Ministro, senza una chiara presa di posizione del Governo. Richiama poi quanto detto dal senatore Eufemi in merito ai rapporti con i sindacati, paventando il rischio di una interruzione delle trattative contrattuali a fronte della decisione dell’Agenzia di indire nuove procedure concorsuali. Condivide quindi le finalità della disposizione di cui al comma 530 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2007, nella prospettiva di attribuire alle agenzie fiscali strumenti più efficaci nella lotta all’evasione. Pur riconoscendo il fondamento dell’autonomia attribuita a tali soggetti rispetto al Governo, osserva tuttavia che le agenzie non possono discostarsi, nelle proprie politiche di gestione del personale, dalla complessiva linea politica dell’Esecutivo. Esprime quindi perplessità in ordine alle finalità effettivamente perseguite mediante la decisione di avviare nuove procedure selettive e ritiene necessario che la questione sollevata con le varie interrogazioni presentate sia affrontata anche dall’Assemblea, con la riproposizione di altri atti di sindacato ispettivo.
Il senatore FLUTTERO (AN), nel dichiararsi insoddisfatto per la risposta del sottosegretario Lettieri, critica il fatto che gli elementi forniti siano stati espressi dall’Agenzia delle Entrate. Sotto altro profilo, contesta il tono della risposta fornita, tendente, a suo giudizio, a revocare in dubbio le capacità professionali dei candidati non risultati vincitori nei precedenti concorsi. Peraltro, l’esigenza di ampliamento della platea dei concorrenti, evidenziata dalla stessa Agenzia, dimostra, a suo avviso, l’infondatezza della tesi secondo la quale soltanto l’avvio di nuovi concorsi pubblici possa soddisfare l’istanza a selezionare soggetti dalle comprovate competenze professionali.
Il senatore CANTONI (FI), nel dichiararsi insoddisfatto, si associa alle considerazioni critiche svolte dagli altri commissari.
Il presidente BENVENUTO si dichiara insoddisfatto della risposta fornita, anche se, tuttavia, condivide l’atteggiamento tenuto dal Sottosegretario, nell’esprimere una posizione di cautela rispetto ad alcuni contenuti della risposta stessa. Quest’ultima, peraltro, lascia completamente impregiudicata la questione posta, rispetto alla quale ritiene utile un ulteriore approfondimento. Concorda poi con le osservazioni formulate dai colleghi in merito ai rapporti tra il Ministero e l’Agenzia delle Entrate: pur dovendosi riconoscere la posizione di autonomia garantita alla seconda, non si può al contempo negare che essa sia tenuta a uniformare le proprie scelte amministrative agli obiettivi generali di politica finanziaria perseguiti dal Governo. Pertanto l’indizione di nuove procedure concorsuali per il reclutamento di nuovo personale non tiene conto delle indicazioni emerse nell’ambito della stessa audizione svolta sull’atto di indirizzo (Doc. CII, n. 1) il 21 marzo scorso. Viceversa, lo scorrimento delle graduatorie relative ai concorsi già espletati si prospetta quale soluzione ragionevole al fine di accrescere gli organici a disposizione dell’Agenzia fiscale, nell’ottica di potenziare le attività antievasive e antielusive: detta soluzione appare peraltro anche in linea con le indicazioni contenute nella finanziaria per il 2007. L’oratore esprime altresì perplessità riguardo alle stime richiamate nella risposta del Sottosegretario in merito alle spese necessarie per l’assunzione di funzionari mediante nuove selezioni pubbliche: in proposito invita il Governo a compiere un’attenta verifica delle cifre evidenziate. In conclusione, ricorda che anche presso l’altro ramo del Parlamento sono stati presentati atti ispettivi concernenti la stessa questione nonché che le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno denunciato la violazione di specifici obblighi di concertazione per quel che riguarda la decisione prospettata dall’Agenzia di indire nuovi concorsi.
Dichiara, quindi, chiusa la procedura informativa.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il senatore EUFEMI (UDC), sulla base di quanto emerso in esito alle interrogazioni testé svolte, sollecita lo svolgimento di una nuova audizione del dottor Romano, affinché la Commissione possa acquisire ulteriori elementi di valutazione sulla questione sollevata.
Il presidente BENVENUTO, pur dichiarando di concordare con la necessità di svolgere una valutazione più approfondita delle tematiche emerse, ritiene opportuno che la proposta del senatore Eufemi venga esaminata in seno all’Ufficio di Presidenza.
2 commenti:
Sono anch'io un'idonea e vorrei proporvi di chiamare Mi Manda raitre per esporre la nostra situazione, possibilmente invitano il carissimo Direttore Romano e vediamo cosa dice, anche se ormai penso che non ci sarà più molto da fare. Inoltre secondo il mio modesto parere non è molto corretto che non ci siano indicazioni precise nel bando sul "trattamento privilegiato" agli idonei... é una presa in giro. Forse dobbiamo battere anche su questo punto.
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