giovedì 12 aprile 2007

Comunicato UGL

FEDERAZIONE NAZIONALE UGL AGENZIE FISCALI

10/04/2007

AGENZIA DELLE ENTRATE:
UN NUOVO CONCORSO PER IL PROGETTO IRIDE?
INCREDIBILI ARGOMENTAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE!

E’ incredibile l’atteggiamento assunto dall’Agenzia delle Entrate sulla vicenda degli idonei dell’ultima procedura per l’assunzione con Contratto di Formazione Lavoro che, nonostante una
graduatoria ancora aperta, ha deciso di procedere all’indizione di un nuovo concorso!
Dopo che l’UGL ha sollevato il problema dell’opportunità, vista l’esigenza di assumere ulteriori 500 funzionari per la lotta all’evasione fiscale, di dare scorrimento ad una graduatoria che resta ancora aperta grazie anche alle ultime direttive del Parlamento di questa nostra Repubblica, espresse con la nuova legge finanziaria dello Stato, numerosissime sono state le prese di posizione, tutte concordi con le motivazioni della UGL. In campo sindacale anche le altre tre Confederazioni si sono associate alla richiesta della nostra Organizzazione Sindacale e, stante la chiusura dell’Agenzia, in presenza anche di altri comportamenti contrastanti con il sistema di partecipazione, hanno rotto le relazioni sindacali con l’Agenzia delle Entrate!
In campo politico-parlamentare, numerosi e di forte impatto sono stati gli interventi di parlamentari sia di maggioranza sia di opposizione. Più interrogazioni parlamentari sono state infatti presentate dai senatori Benvenuto, Bonadonna, Russo Spena, Alfonzi, Barbolini, Pegorer, Eufemi, Tofani, Costa, Fluttero, Balboni e Cantoni, nonché dai deputati Pignataro, Crapolicchio e Pagliarini. Dell’audizione alla 6^ Commissione (Senato) Finanze e Tesoro del Direttore Generale dell’Agenzia, Massimo Romano, abbiamo già riferito in un nostro precedente documento; a seguire pubblichiamo il testo integrale della riunione della stessa commissione del 4 aprile scorso, dove, il sottosegretario Lettieri, pur esprimendo “riserve” sulle argomentazioni dell’Agenzia delle Entrate, ha risposto, in maniera congiunta, a tutte le interrogazioni.
Dalla relazione del Sottosegretario Lettieri si evince, in sintesi, che l’Agenzia dichiara:
- la sua autonomia decisionale in merito all’assunzione per concorso pubblico; - che un nuovo concorso pubblico è “più garantista” per i nuovi laureati e “più efficace” per la ricerca di personale qualificato ed anche più economico rispetto all’assunzione per scorrimento della graduatoria;
- che l’Agenzia è disponibile a tener conto nella valutazione dei candidati ai prossimi concorsi dell’idoneità ottenuta nei concorsi precedenti;
- che “altre amministrazioni” possono attingere dalla graduatoria dagli idonei dei concorsi già espletati.
Queste argomentazioni non sono riuscite a convincere nessuno! Perché l’Agenzia si ostina a voler
indire un nuovo concorso quando le risorse già selezionate sono ancora disponibili perché la graduatoria è ancora aperta? Chi sono e quanto “valgono” gli idonei per l’Agenzia delle Entrate se li si allontana e, addirittura, li si vuole “scaricare” ad altre Amministrazioni? Se questi giovani
laureati, per lo più provenienti dal Meridione d’Italia, sono disposti a trasferirsi al Nord per sopperire a carenze ataviche in Uffici importantissimi proprio per contrastare il grave fenomeno
dell’elusione e dell’evasione fiscale, perché vengono rifiutati dall’Agenzia che pur li ha già valutati
con un punteggio che, nella maggioranza dei casi, per soli pochi centesimi non ha permesso loro di entrare nel novero dei vincitori? Senza contare che altri concorrenti, risultati vincitori, sono stati esclusi perché hanno superato il fatidico 32° anno di età! Dalla proposta di dirottare gli idonei in altre Amministrazioni, si evincerebbe, invece, la scarsa considerazione, in termini di professionalità e di affidabilità, che l’Agenzia pone nei loro confronti con la tacita autocritica sull’inefficienza della Commissione Esaminatrice che, invece li ha valutati positivamente! Se l’Agenzia ritiene, al contrario, che non sono queste le motivazioni e con ostinazione si contrappone, comunque, alla ragionevolezza e all’indirizzo politico espresso dal Parlamento, sorge spontaneo chiederci:
QUALE LOGICA MUOVE L’AGENZIA ED A CHI, VERAMENTE, GIOVA UN NUOVO CONCORSO?







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